Cinque varianti sul tavolo della commissione della Gestione. De Rosa: «Non è un menu à la carte»
BELLINZONA - Il rapporto della Sottocommissione finanze in merito alla restituzione dei rimborsi spese e dei benefici di fine mandato goduti dai consiglieri di Stato “in assenza di una solida base legale” non è piaciuto alla commissione parlamentare della Gestione.
Sul loro tavolo - come riferiscono alcuni media ticinesi - sono infatti arrivate cinque varianti di rimborso che differiscono tra loro per il momento da cui iniziare a fare i calcoli (oscilla dal novembre 2011 al giugno 2018). Con un importo massimo di 250mila franchi.
Un ventaglio di proposte che non trova l'unanimità: «Il caso dei rimborsi non è un menu à la carte del quale ognuno può servirsi a piacimento» ha tuonato i presidente della commissione Raffaele De Rosa. Gli fanno eco i socialisti, che chiedono una soluzione univoca.
Si attendono ora le osservazioni del Consiglio di Stato, al quale è stato inviato il rapporto.