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LUGANORiprende il processo Peran: «Non trovo un avvocato»

04.10.16 - 11:03
Con oltre un’ora di ritardo è iniziato il secondo giorno del processo a Xenia Peran: oltre a istanze e sentenze, si è controllata l’attività sui social dell’avvocata
TiPress
Riprende il processo Peran: «Non trovo un avvocato»
Con oltre un’ora di ritardo è iniziato il secondo giorno del processo a Xenia Peran: oltre a istanze e sentenze, si è controllata l’attività sui social dell’avvocata

LUGANO - L’inizio del secondo giorno di dibattimento al processo per sottrazione indebita e altri reati nei confronti di Xenia Peran è slittato più volte nel corso della mattinata. Come ormai d’abitudine, non sono mancati i colpi di scena. A Lugano sono arrivate alcune sentenze del Tribunale federale: i giudici losannesi hanno respinto tutti i ricorsi dell’imputata. La quale, in mattinata, ha anche presentato alcune istanze, nonostante la certificata malattia.

Ricorsi - Non si contano ormai più i ricorsi alla massima corte da parte di Xenia Peran. E, scadenzate, giungono le decisioni dei giudici federale. Stamane la corte presieduta dal giudice Marco Villa ne ha ricevute tre. Tutti i ricorsi, legati alla nomina dell’avvocato d’ufficio e al proseguimento del processo, sono stati respinti.

Istanze - Xenia Peran ha presentato ieri un certificato medico. Questo non le ha impedito di presentare questa mattina due istanze, una per la sospensione del procedimento e una per chiedere di sentire una nuova testimone. La corte, per decidere su questi temi, ha sospeso ulteriormente il procedimento.

Facebook - Infine la corte ha presentato alle parti anche la stampata del profilo Facebook dell’imputata. Pur senza commentarlo, il giudice Villa ha fatto notare come la donna sia stata attiva sui social nella serata di ieri. In particolare, Peran ha ripetuto le sue tesi secondo cui la corte sia manipolata e il processo contro di lei abusivo, tacciando il giudice di essere “fuorilegge”.

«Non trovo un avvocato» - In una delle istanze presentate oggi da Xenia Peran, vi è anche la richiesta di poter trovare un avvocato. «Chiedo un termine per trovare e nominare un avvocato di fiducia», scrive la donna. È interessante ricordare che nel corso degli anni (ormai sei) la Peran è stata difesa da numerosi avvocati di fiducia (almeno una decina di studi ticinesi hanno seguito per qualche tempo l’imputata) e quattro avvocati d’ufficio. «Sono settimane che lo cerco a Lugano e financo nei Grigioni e tutti hanno rifiutato», ha scritto l’avvocata. Ora, secondo quanto riportato nell’istanza, ne avrebbe trovato uno in Italia, per il quale serve però del tempo per l’iscrizione alla pratica in Svizzera. Anche questa richiesta è stata respinta dalla corte, che ritiene l’imputata già validamente rappresentata dall’avvocato d’ufficio Caterina Jaquinta Defilippi.

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