Cifre, concorrenza e tassa di soggiorno: una nuova interrogazione chiede di tracciare un bilancio della situazione attuale
BELLINZONA - Il fenomeno Airbnb - già oggetto in passato di mozioni e interrogazioni - torna nuovamente sul tavolo del Consiglio di Stato. In una nuova interrogazione, Tiziano Galeazzi e cofirmatari chiedono in particolare all’Esecutivo di tracciare il punto della situazione in materia fiscale e di concorrenza.
L’atto arriva alla luce dei dati «poco confortanti» forniti dall’Agenzia del turismo ticinese (ATT). «Il fenomeno Airbnb non tocca solo la tassa di soggiorno, bensì entra di prepotenza in diversi altri settori che, se non valutati e approfonditi, potrebbero creare in futuro problemi e divergenze», scrivono i deputati chiedendo al Governo di indicare quali modalità di controllo intende adottare per affrontare la questione dal profilo fiscale. Valutando in particolare la soluzione del numero di registro fiscale per persone fisiche e giuridiche.
Sotto la lente dei deputati non sono però finite solamente l’impatto generale e le cifre del fenomeno (e la conseguente concorrenza rispetto al settore alberghiero), ma pure due aspetti più addentro a questa "nuova" realtà. Uno di questi riguarda l’entrata in vigore - e gli eventuali risultati - del prelevamento della tassa di soggiorno per i pernottamenti Airbnb; il secondo invece è legato al fenomeno della prostituzione, che dai normali appartamenti si starebbe spostando ad alloggi presenti sulla piattaforma.
Le domande al Consiglio di Stato
Firmatari
Tiziano Galeazzi, UDC (primo firmatario); Gabriele Pinoja, UDC; Lara Filippini, UDC Sara Beretta Piccoli, PPD+GG; Sergio Morisoli, UDC Paolo Pamini, UDC Matteo Quadranti, PLRT; Cleto Ferrari, UDC/indipendente