«Si tratta di un caso isolato o è una triste regola?». Queste e altre domande sono state poste al Consiglio di Stato
LUGANO - Il caso del medico indagato in Italia per omicidio colposo, e che lavorava molto probabilmente anche a Lugano, fa ancora discutere. E arrivano anche le prime reazioni anche dal mondo della politica.
Massimiliano Robbiani ha infatti inoltrato un’interrogazione al Consiglio di Stato, al quale chiede se il medico abbia effettivamente lavorato in Ticino, e se il DSS «sapendo già da parecchio tempo del fatto che il medico pubblicasse la sua attività in Ticino da qualche settimana, si sia attivato tempestivamente per verificare il tutto.
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