Il deputato MPS si rivolge al Consiglio di Stato con un’interrogazione
BELLINZONA - Matteo Pronzini riporta il caso Argo 1 sul tavolo del Consiglio di Stato e questa volta spunta l’ipotesi corruzione. Il deputato MPS ha presentato un’interrogazione in cui chiede al Governo ticinese se «si è già attivato per verificare che nessun partito o candidato alle elezioni cantonali 2015 abbia ricevuto un sostegno finanziario, diretto o indiretto, da Argo1 o dai suoi dirigenti».
Pronzini si concentra sul lavoro della sottocommissione della gestione che «non è stata in grado di appurare nulla». «Se fosse stata per i partiti principali ed i loro rappresentanti nella commissione della gestione - continua il deputato MPS - la questione era ormai pronta per un funerale di seconda classe, con un nulla di fatto. È bastata un’inchiesta giornalistica per dimostrare quanto marcio vi sia attorno ad Argo1 e, soprattutto, che vi ne è ancora molto che deve venire alla luce: possibile riciclaggio finanziario, pagamenti in nero, corruzione e tanto altro».
Per Matteo Pronzini «quanto emerso nel corso delle ultime settimane e la spregiudicatezza dei dirigenti di Argo1 spingono a chiedersi se, in passato e in occasione di scadenza politicamente importanti - come ad esempio le elezioni cantonali - Argo1 e/o i suoi dirigenti non abbiano cercato di “sdebitarsi” per il trattamento ricevuto attraverso finanziamenti a candidati e/o partiti politici». «Non pensa - è la seconda domanda posta al Consiglio di Stato - di dover far presente alla futuro commissione di inchiesta la necessità di indagare in modo approfondito anche su questo aspetto?».