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CONFINEMattia Mingarelli: dall'autopsia nessun segno di violenza

26.12.18 - 20:52
Con i primi risultati si esclude l'intervento di terzi. L'ipotesi è che il ragazzo sia rimasto vittima di un incidente o di un improvviso malore
Mattia Mingarelli: dall'autopsia nessun segno di violenza
Con i primi risultati si esclude l'intervento di terzi. L'ipotesi è che il ragazzo sia rimasto vittima di un incidente o di un improvviso malore

COMO - I risultati dell'autopsia condotta sul corpo di Mattia Mingarelli, il 30enne scomparso misteriosamente in Valmalenco lo scorso 7 dicembre e ritrovato senza vita il giorno della vigilia di Natale da alcuni sciatori in una zona boschiva, non avrebbero mostrato evidenti segni di violenza. Dai primi risultati, pertanto, si escluderebbe l'omicidio per mano di terzi.

Lo riferiscono i media italiani, secondo cui l'autopsia è terminata attorno alle 18. Per il responso ufficiale e gli esami tossicologici bisognerà però ancora attendere.

L'ipotesi è che il ragazzo sia rimasto vittima di un incidente o di un improvviso malore e che il suo corpo sia stato ricoperto dalla neve, che si è in seguito sciolta rivelando il corpo. Il suicidio è stato immediatamente escluso.

Il giovane senza vita - lo ricordiamo - è stato ritrovato nella zona che per giorni era stata battuta senza risultati da soccorso alpino, guardia di finanza, vigili del fuoco e protezione civile. Per questo motivo era stata avanzata la possibilità che il corpo del 30enne fosse stato portato lì in un secondo momento.

Esclusa, per il momento, la violenza, la morte di Mattia Mingarelli non ha ancora una risposta.

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