Sono accusati di sommossa, violenza contro funzionari, lesioni, vie di fatto, danneggiamento, infrazione alla Legge sulle armi e esplosivi, e dissimulazione del volto
AMBRÌ - Il numero dei fermati in seguito ai disordini avvenuti alla Valascia il 14 gennaio è aumentato. Dopo i 14 fermi effettuati dalla polizia ticinese lo scorso 14 marzo (17 in totale le persone indagate), anche il Canton Uri ha proceduto al fermo di due persone. I due "tifosi" sono stati prelevati dal proprio domicilio, portati in centrale e interrogati. Lo riferiscono alcuni media.
Anche i due fermati sono accusati di sommossa, violenza contro funzionari, lesioni, vie di fatto, danneggiamento, infrazione alla Legge sulle armi e esplosivi, e dissimulazione del volto.
Non si hanno ancora notizie per quanto riguarda l’intervento della polizia vodese. Inizialmente le operazioni ticinesi e vodesi avrebbero dovuto compiersi nello stesso momento il 14 marzo, ma all’ultimo la polizia vodese ha fatto sapere di non poter rispettare i patti.
I responsabili vodesi della sicurezza avrebbero fatto entrare alla Valascia un numero doppio di tifosi rispetto a quanto annunciato.