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Il capogruppo parlamentare del PLR ritiene difficile un ritiro contemporaneo dei due Consiglieri federali. E sul sostituto del ministro dell'economia glissa: «Ci penseremo quando ci sarà una data»
BERNA - Per il capogruppo parlamentare del PLR Beat Walti un'intesa sulla data del ritiro dal governo tra Johann Schneider-Ammann e Doris Leuthard è «per esperienza difficile». A suo avviso, al PLR può tuttavia andar bene qualsiasi «costellazione».
Certo - ha detto oggi all'ats - un ritiro contemporaneo consentirebbe di combinare diverse varianti per l'occupazione dei seggi vacanti. «Ma la prendiamo come viene», ha aggiunto il consigliere nazionale zurighese.
Riguardo al profilo auspicato di chi succederà all'attuale ministro dell'economia, uomo o donna che sia, Walti non ha voluto esprimersi: il partito ci penserà quando «sarà chiara la data». Allora sarà molto importante anche la questione di una candidatura femminile, ha aggiunto.
Al momento del ritiro di Didier Burkhalter, l'anno scorso, la presidente delle donne PLR Doris Fiala aveva già insistito sull'importanza per il partito di avere nuovamente nel Consiglio federale una donna, a 28 anni dal ritiro di Elisabeth Kopp nel 1989. Se non nel 2017 per lo meno al ritiro di Schneider-Ammann, aveva aggiunto allora, riconoscendo anche la legittimità della candidatura ticinese di Ignazio Cassis.
Walti si è detto non sorpreso dell'annuncio del ministro dell'economia. La questione delle dimissioni viene discussa in vista di ogni fine di legislatura, ha rilevato. Il capogruppo liberale-radicale non teme che Schneider-Ammann possa ora diventare un'«anatra zoppa», secondo la definizione utilizzata dal suo omologo dell'UDC Thomas Aeschi : il dossier agricolo e la questione del libero scambio - ha rilevato - sono ambiti in cui sussiste una forte pressione, indipendentemente da chi dirige il dipartimento.
