Cerca e trova immobili

ARGOVIA«Era il vicino gentile della porta accanto»

13.05.16 - 21:43
Solitario, amante dei cani e insospettabile. I vicini descrivono così il 33enne arrestato ieri con l'accusa di essere l'autore del pluriomicidio di Rupperswil
Foto 20 Minuten
«Era il vicino gentile della porta accanto»
Solitario, amante dei cani e insospettabile. I vicini descrivono così il 33enne arrestato ieri con l'accusa di essere l'autore del pluriomicidio di Rupperswil

AARAU - A Rupperswil non c'è molta voglia di parlare. Il piccolo comune argoviese di neppure 4.000 anime è balzato agli onori della cronaca nazionale per essere stato teatro, lo scorso 21 dicembre, di uno dei delitti più atroci e crudeli mai avvenuti in Svizzera. Oggi la polizia e i rappresentanti della giustizia argoviese hanno illustrato ai giornalisti convocati in conferenza stampa i fatti raccapriccianti di quella tragica mattina di dicembre.

Incensurato, svizzero, celibe - L'appostamento, lo stratagemma per entrare nell'abitazione, le minacce, le fascette, il prelievo di denaro, gli abusi sessuali su un 13enne e lo sgozzamento di quattro persone. Tutto premeditato. Il reo confesso di questa strage ha agito da solo. E' un 33enne di Rupperswil: incensurato, sconosciuto alle forze dell'ordine, svizzero, celibe.

L'insospettabile - L'identikit è quello tipico del perfetto insospettabile. Il quadretto poi, corrisponde alla tranquilla famiglia borghese: la casetta (ora sigillata) circondata dalle siepi, una mamma, un figlio e due cani. Il padre è deceduto qualche anno fa. Lavorava per lo Stato. La madre, come riferisce il Blick, è impiegata presso una clinica della zona.

Viveva a 500 metri dalle sue vittime, che non conosceva - «Die Bestie», la «bestia», come è stato ribattezzato dalla stampa d'Oltralpe, viveva insieme alla madre, a mezzo chilometro di distanza dall'abitazione delle vittime che, stando alla polizia, il presunto assassino non conosceva.

Ammanettata anche la madre - L'arresto del 33enne è avvenuto ieri mattina, attorno alle dieci. Una vicina ha raccontato al Blick di avere visto gli agenti arrivare, «una decina circa e avevano dei cani». Dal racconto della donna, emerge che, oltre allo studente, la polizia avrebbe ammanettato la madre.

«Pensavo che gli assassini fossero una banda di stranieri» - Un'altra vicina, incredula e scioccata, ha descritto il vicino di casa, che ora è rinchiuso in un penitenziario argoviese in attesa di giudizio: «Credevo che gli assassini appartenessero ad una banda di stranieri. Invece abitava vicino casa mia e ciò mi fa paura. Non avrei mai pensato che potesse essere capace di un delitto così orribile. Era un tipo piuttosto solo, un solitario. Ma sempre gentile. Mi dispiace per sua madre. Deve essere difficilissimo per lei». Pare che al momento del suo arresto la donna avesse urlato, invocando aiuto.

«Il vicino gentile della porta accanto» - Un'altra vicina ha raccontato a 20 Minuten che il 33enne era un tipo non appariscente e che lo si vedeva sempre a passeggio con i suoi due cani. «Era il vicino gentile della porta accanto», ha aggiunto un altro abitante.

«Di bell'aspetto, che sembra più giovane rispetto all'età effettiva» - Al quotidiano Aargauer Zeitung (AZ) una vicina ha raccontato di avere visto T. per l'ultima volta due giorni fa. «Sedeva in giardino, apatico. E' un uomo di bell'aspetto, che sembra più giovane rispetto all'età effettiva».

Allenatore di calcio di una squadra giovanile - Il 33enne non sarebbe soltanto un amante dei cani. Negli ultimi anni allenava una squadra giovanile di una società calcistica della regione. La Aargauer Zeitung ha tentato di saperne di più dal fratello del 33enne, ma lui ha risposto semplicemente così: «Non posso dire niente».

«Tipo dal carattere dominante» - C'è un'altra testimonianza, raccolta sempre dal quotidiano argoviese, che aiuta a capire il carattere dell'uomo arrestato ieri. Due vicine che, venerdì pomeriggio, stavano portando a spasso il cane, mentre passavano proprio davanti all'abitazione dello studente, sono state avvicinate da un giornalista dell'AZ. Una delle due donne ha raccontato che lo studente aveva un carattere dominante. Un anno fa le aveva proibito di passare con i suoi cani davanti a casa sua perché, così facendo, avrebbe arrecato disturbo ai suoi due Husky. 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE