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SVIZZERAPrende la pillola e diventa disabile, il caso approda al Tribunale federale

02.06.14 - 15:28
Occuperà il Tribunale federale il caso della ragazza zurighese rimasta gravemente disabile cinque anni fa per un'embolia polmonare subita in seguito all'assunzione della pillola contraccettiva Yasmin
Ti Press
Prende la pillola e diventa disabile, il caso approda al Tribunale federale
Occuperà il Tribunale federale il caso della ragazza zurighese rimasta gravemente disabile cinque anni fa per un'embolia polmonare subita in seguito all'assunzione della pillola contraccettiva Yasmin

ZURIGO - La famiglia della giovane oggi 22enne ha infatti deciso di presentare ricorso contro la sentenza del Tribunale cantonale di Zurigo, che a metà maggio le ha negato l'indennizzo milionario chiesto al gruppo farmaceutico tedesco Bayer, produttore della pillola.

Il ricorso è stato annunciato oggi dall'avvocato della famiglia Felix Rüegg, interpellato dal radiogiornale regionale per Zurigo e Sciaffusa della radio svizzerotedesca SRF.

Nel gennaio 2008 l'adolescente, allora 16enne, aveva ottenuto la Yasmin, farmaco soggetto a ricetta medica, dal suo ginecologo. Dopo poche settimane di assunzione era stata colpita da una embolia polmonare. A causa della mancanza di ossigeno il suo cervello è rimasto gravemente danneggiato.

Secondo la famiglia il danno è dovuto a un effetto collaterale della pillola contraccettiva. I genitori della ragazza si sono dunque rivolti al Tribunale distrettuale di Zurigo per ottenere dalla Bayer il richiesto risarcimento danni di 5,3 milioni di franchi, più altri 400'000 franchi di riparazione morale. Nell'agosto 2013 (ma la notizia è stata rivelata soltanto in novembre) il tribunale ha tuttavia respinto l'istanza di risarcimento e per di più ha imposto ai genitori di rimborsare alla Bayer 120'000 franchi di spese processuali. Una sentenza confermata dal Tribunale cantonale a metà maggio di quest'anno.

Secondo la corte, la famiglia e la cassa malattia CSS che a sua volta si è rivolta al tribunale non sono riusciti a dimostrare che le pillole in questione erano prodotti difettosi. La corte ha rilevato inoltre che nel foglio illustrativo si faceva espresso riferimento al rischio di possibili effetti collaterali, anche gravi, come un'embolia polmonare, un ictus cerebrale o un infarto. "Una sentenza che si basa esclusivamente sulle indicazioni fornite dalla ditta Bayer, senza tener conto delle perizie che hanno certificato gli accresciuti rischi per la salute della pillola Yasmin", ha commentato l'avvocato della famiglia Felix Rüegg dopo la sentenza.

Per il procedimento d'appello è stata garantita alla famiglia l'assistenza legale gratuita. La cassa malattia CSS, che chiede al gruppo farmaceutico diverse centinaia di migliaia di franchi per le cure già pagate e per quelle future, dovrà invece sborsare 50'000 franchi. Alla Bayer è inoltre stato riconosciuto un risarcimento per altri 74'000 franchi. Anche la CSS sta valutando un ricorso al Tribunale federale.

Yasmin è stata fino al 2010 la pillola ormonale più venduta in Svizzera. Negli Stati Uniti la Bayer ha concluso accordi extragiudiziali con diverse migliaia di donne alle quali ha versato indennizzi per un totale di oltre un miliardo di dollari. Il gruppo farmaceutico non ha tuttavia riconosciuto alcuna responsabilità nella vicenda.

ATS

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