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SVIZZERAYasmin, azione di responsabilità civile contro gli ospedali di Sciaffusa

15.11.13 - 17:24
La filiale svizzera del gruppo farmaceutico tedesco Bayer chiama in causa i nosocomi per la vicenda della 22enne gravemente handicappata
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Yasmin, azione di responsabilità civile contro gli ospedali di Sciaffusa
La filiale svizzera del gruppo farmaceutico tedesco Bayer chiama in causa i nosocomi per la vicenda della 22enne gravemente handicappata

SCIAFFUSA - La filiale svizzera del gruppo farmaceutico tedesco Bayer ha intentato un'azione di responsabilità civile nei confronti degli ospedali sciaffusani in relazione alla vicenda di una 22enne rimasta gravemente handicappata cinque anni fa per un'embolia polmonare subita dopo l'assunzione della pillola contraccettiva Yasmin. Né Bayer né i nosocomi si esprimono sugli argomenti alla base dell'iniziativa, perché il procedimento è in corso.

 

Men che meno è stato comunicato quanto il Cantone potrebbe essere chiamato a pagare. Una portavoce degli ospedali ha confermato all'ats l'intentata azione di responsabilità civile contro lo Stato di cui scrive oggi il quotidiano Schaffhauser Nachrichten con riferimento a un'informazione della Handelszeitung.

 

Della diatriba si è già occupata nel dicembre 2011 la trasmissione informativa "10 vor 10" della televisione svizzero tedesca (SRF). Il nocciolo della questione sarebbe l'inadeguatezza delle cure prestate alla donna nell'ospedale cantonale di Sciaffusa.

 

L'allora 16enne, sciaffusana, aveva assunto il contraccettivo per poche settimane. In seguito all'embolia era stata ricoverata d'urgenza all'ospedale cantonale dove fu rianimata e posta in coma artificiale.

 

I famigliari hanno poi chiesto a Bayer 5,3 milioni di franchi di risarcimento danni e 400'000 franchi di riparazione per torto morale, ma lo scorso agosto il Tribunale distrettuale di Zurigo ha respinto l'azione della famiglia e ha inoltre obbligato i genitori a rimborsare alla Bayer 120'000 franchi di spese processuali. La famiglia ha inoltrato ricorso al Tribunale cantonale.

 

Le Schaffhauser Nachrichten hanno intervistato la madre della giovane disabile, che spiega su cosa la famiglia ha fondato la richiesta di risarcimento. A suo dire, la somma è stata stabilita da esperti sulla base delle cure che saranno fornite alla figlia per tutta la vita. "Non si tratta di soldi che vogliamo per noi. Con questi capitali verrebbero in parte scaricate l'AI e la cassa malattia".

 

Nell'iniziativa della famiglia si è costituita parte civile anche la cassa malattia CSS, presso la quale la ragazza era assicurata. Pure la CSS si è già rivolta al Tribunale cantonale e chiede al gruppo farmaceutico tedesco diverse centinaia di migliaia di franchi per le cure già pagate e per quelle future.

 

All'inizio di quest'anno un legale dell'assicuratore malattia aveva dichiarato ai microfoni della SRF che la CSS aveva già versato 600'000 franchi per cure destinate alla giovane donna e che in un altro caso la cassa aveva sborsato oltre 900'000 franchi.

 

Yasmin è stata fino al 2010 la pillola ormonale più venduta in Svizzera. Negli Stati Uniti, Bayer ha concluso accordi extragiudiziali con diverse migliaia di donne alle quali ha versato indennizzi per un totale di oltre un miliardo di dollari. Il gruppo farmaceutico non ha tuttavia mai riconosciuto alcuna responsabilità.

 

Ats

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