Nel 2018 avevano occupato i locali del Credit Suisse. È il primo caso di questa portata dall'inizio delle mobilitazioni per il clima
LOSANNA - Il 22 novembre del 2018 hanno occupato i locali del Credit Suisse di Losanna per un’ora e mezza per protestare contro gli investimenti della banca svizzera nelle energie fossili. A partire da oggi, dodici ambientalisti sono a processo nella capitale vodese in quello che è il primo caso di questa portata in Svizzera dall’inizio delle mobilitazioni per il clima.
A occuparsi della difesa degli attivisti incriminati - cinque donne e sette uomini - è un collettivo di tredici avvocati, che offriranno i loro servizi pro bono perché convinti della legittimità dell’azione dimostrativa. I dibattimenti al Tribunale di polizia di Losanna dureranno tre giorni e la sentenza è attesa per lunedì.
A fine novembre 2019 i legali dei dodici ambientalisti avevano già svelato parte della loro strategia difensiva. L’idea è che i loro assistiti - di età compresa tra i 21 e i 34 anni - abbiano agito in una situazione di emergenza (climatica) con l’intenzione di allertare la società.
La loro azione - svolta anche a Ginevra e Basilea - aveva un tema tennistico. In tenuta sportiva e armati di racchette da tennis, gli attivisti si appellavano infatti a Roger Federer perché il testimonial della grande banca si dissociasse dalle attività dell'istituto di credito.