L'agenzia ha confermato l'intenzione di proseguire fino a quando non saranno avviati colloqui concreti tra direzione, dipendenti e sindacati
ZURIGO - Lo sciopero dell’Agenzia telegrafica svizzera (ATS) proseguirà per un terzo giorno. La decisione - confermata da syndicom in una nota diramata in serata - è stata presa all’unanimità dall’assemblea serale dei dipendenti a causa dell’assenza di un dialogo con il consiglio d’amministrazione, sollecitato nuovamente oggi a Zurigo sedersi ad un tavolo negoziale con i sindacati.
Terza tappa: Romandia - Il personale dell’agenzia, «per dimostrare che la protesta è di ampiezza nazionale e che riguarda tutte le regioni linguistiche della Svizzera», si sposterà domani in Romandia dove, sottolinea syndicom, senza i servizi forniti dall’Ats «si va sempre più verso un vuoto mediatico».
Stesse rivendicazioni - Il personale dell’agenzia ha ribadito la volontà di far passare le proprie rivendicazioni, sottolineando come i colloqui durante la procedura di consultazione non siano stati condotti alla pari ma piuttosto imponendo un piano sociale insufficiente, del tipo «mangia la minestra o salta dalla finestra».
L’intenzione dell’assemblea è quella di proseguire lo sciopero fino all’avvio di colloqui concreti che tengano in considerazione le principali richieste avanzate: la sospensione dei licenziamenti, l’avvio di negoziati seri tra direzione e sindacati, trovare una soluzione per non pregiudicare l’avvenire dei dipendenti più anziani colpiti dai licenziamenti e, soprattutto, negoziare un piano sociale «degno di questo nome».