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LOCARNO-VENEZIAUn incidente blocca l’Utopia, la spedizione verso Venezia in difficoltà

30.08.07 - 14:42
Dopo una prima giornata all’insegna dell’ottimismo, le imbarcazioni del raid fluviale a Venezia sono state rallentate dal fiume Ticino e da una falla. Raggiunto comunque il Parco del Ticino, sito dell’UNESCO, dove si è svolto il primo incontro ufficiale.
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Un incidente blocca l’Utopia, la spedizione verso Venezia in difficoltà
Dopo una prima giornata all’insegna dell’ottimismo, le imbarcazioni del raid fluviale a Venezia sono state rallentate dal fiume Ticino e da una falla. Raggiunto comunque il Parco del Ticino, sito dell’UNESCO, dove si è svolto il primo incontro ufficiale.

LOCARNO -   Dopo una giornata con mille difficoltà dovute al livello basso del fiume Ticino, si pensava che il peggio fosse passato. E invece no: la tappa odierna, caratterizzata da una ventina di chilometri all’interno del Parco del Ticino è stata caratterizzata da un incidente: una falla nell’imbarcazione “Utopia”. Un problema che ha obbligato l’equipaggio a interrompere provvisoriamente il raid fluviale verso Venezia.

“Una serie di difficoltà inaspettate” conferma Claudio Rossetti, direttore della Fondazione Monte Verità e responsabile del progetto “Sapevamo che il fiume Ticino fosse al limite della navigabilità. Una situazione dovuta alla carenza di piogge importanti nei mesi estivi e alla conclusione dell’irrigazione dei campi di riso nel Novarese. Il percorso a valle delle chiuse di Sesto Calende è stato davvero difficoltoso. A più riprese le imbarcazioni (idonee a questo tipo di utilizzo visto il fondo piano) sono rimaste incagliate nelle rocce lungo il fiume e, solamente con un grande sforzo di tutto il team, hanno potuto essere liberate”. Con il sopraggiungere della notte i team hanno dovuto interrompere il viaggio e abbandonare le barche lungo il fiume. Poi la falla nel fondo dell’”Utopia”, probabilmente dovuta ai colpi presi lungo la discesa. Nel frattempo gli equipaggi hanno raggiunto il comune di Turbigo dove si trova il centro informativo del Parco del Ticino.
 
Il parco, inserito nel 2002 nelle riserve della Biosfera dell’UNESCO, è uno dei principali spazio botanici e naturalistici d’Europa e sicuramente il più importante d’Italia. Voluto a protezione della particolare fauna, flora e struttura paesaggistica il Parco del Ticino ricopre una superficie di oltre 20'000 ettari di boschi e comprende 248 specie di animali, uccelli in particolare, 1'000 tipi di vegetali e oltre 1'400 funghi diversi. Un vero paradiso. Durante un incontro ufficiale con la Direzione e la Presidenza del Parco del Ticino la Fondazione Monte Verità ha avuto la possibilità di conoscere il progetto di valorizzazione, protezione naturale e promozione turistica. Infatti sono oltre 800 mila le persone, composte da scolaresche e famiglie, che annualmente visitano il parco, fanno uso dei 25 percorsi didattici preparati e si muovono lungo i 100 chilometri di ciclopiste. “Un incontro davvero proficuo” conferma Rossetti “Ho individuato dei paralleli con l’attività del Monte Verità: natura, storia e cultura sono i nostri cavalli di battaglia di entrambe le istituzioni. Molte soluzioni ideate nel campo turistico e didattico sono davvero interessanti. Ci siamo proposti di collaborare in futuro, tramite lo scambio di progetti, idee e iniziative”.
 
 Il Lago Maggiore e il fiume Ticino sono elementi che legano il Locarnese al Piemonte e alla Lombardia, province che rappresentano un serbatoio di persone davvero importante. Nel prossimi giorni gli equipaggi incontreranno le autorità, in particolare gli assessori alla cultura, dei comuni di Pavia, Cremona e Ferrara. Incontri inseriti nel progetto di gemellaggio culturale con il comune di Venezia. “Come avveniva in passato, in occasione di viaggi alla scoperta dei nuovi mondi, abbiamo portato di doni” conclude Rossetti “Oltre all’opera di Paolo Grassi (cinque lavori “Sull’onda dell’utopia” che legheranno le città sul percorso fino a Venezia) i sindaci riceveranno una pietra, simbolo dell’energia del Monte Verità”.
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