ASCONA - Dopo una giornata di tranquilla navigazione sul Lago Maggiore l’arrivo alla pittoresca Sesto Calende, la seconda tappa è stata davvero difficile e più ardua del previsto. A causa del livello molto basso del fiume Ticino, dovuto alla gestione delle chiuse, le imbarcazioni “Utopia” e “Medoc II” sono rimaste più volte incagliate nei sassi del fiume. Con il calare della giornata, dopo aver percorso i due terzi della tappa, i responsabili hanno dovuto fermarsi e ormeggiare le barche sul bordo del fiume Ticino.