Il movimento si oppone all'acquisto all'asta dell'edificio protetto e impugnerà con un ricorso il via libera dato dal Consiglio comunale
BELLINZONA - «Nella sciagurata ipotesi che il Municipio ne proponesse l'acquisto e che il Consiglio comunale votasse il credito, sarà referendum». La Lega dei Ticinesi di Bellinzona è pronta a battagliare contro l'acquisto all'asta di Villa Bonetti da parte della Città. In un comunicato stampa, la sezione del movimento spiega come l’utilizzo pubblico dell'edificio risulterebbe «difficile, irragionevole e molto costoso» in quanto si tratta di un bene protetto. Inoltre, prosegue il testo, «a tutt'oggi non c'è nessuna idea del costo di acquisto» né «di quello di un risanamento».
Altre opzioni migliori - Secondo la Lega la Città potrebbe approfittare di alternative di «maggiore interesse strategico» rispetto a Villa Bonetti. Tra le altre opzioni possibili vi sarebbero la Caserma/Ex Ospedale di Ravecchia, il Parco autoveicoli dell'Esercito (zona Pratocarasso), la sede di BancaStato in Piazza Collegiata, qualche elemento della Posta vecchia o di quella nuova.
Ricorso in vista ma... - La Lega annuncia inoltre di essere pronta ad inoltrare un ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione presa dal Consiglio comunale e pubblicata il 19 giugno. Nel mezzo vi sono le ferie giudiziarie, per cui il termine di ricorso scadrà a metà agosto. Comunque assai dopo la vendita all'asta che è in programma il prossimo 9 luglio. Da qui l'annunciato referendum se la Città dovesse comunque procedere con l'operazione.