L’edificio firmato dall’architetto Tallone, uno dei migliori esempi costruzioni in “stile lombardo”, va all’asta dell’Ufficio esecuzioni. In passato era rimasta invenduta per quindici anni
BELLINZONA - Un decennio fa, l’allora sindaco Brenno Martignoni voleva insediarvi una Casa dei popoli. Un luogo di scambio per le comunità straniere dove trovarsi e interagire con il territorio. Non se ne fece nulla. Villa Bonetti, rimasta sul mercato immobiliare per un quindicennio, venne anzi venduta a dei privati e iniziò la ristrutturazione degli interni… Ma è stata solo una parentesi, perché oggi lo storico edificio di via Emilio Motta 5, realizzato nel 1911-13 su progetto dell’architetto Enea Tallone, torna in vendita. E in maniera piuttosto brusca dal momento che la villa è comparsa oggi sul sito delle aste dell’Ufficio esecuzioni e fallimenti.
Si tratta come evidenza la scheda tecnica allegata di «uno dei migliori esempi di architettura in “stile lombardo” conservatosi in Ticino» (anche perché, va detto, alla selezione hanno contribuito negli scorsi anni le ruspe e la brama di molti proprietari di mettere a frutto i terreni). Scampata alla demolizione, in virtù del fatto di essere un bene tutelato di interesse locale, la villa spicca per aver conservato «la sua sostanza storica originale, in particolare ha mantenuto intatta la tipologia di portici e torretta e l’aspetto esterno». Chi volesse portarsela a casa… deve però tener conto che ci vorranno milioni: il valore ufficiale complessivo del fondo supera di poco i 2 milioni, mentre il valore venale commerciale del mappale, comprensivo di un parco di oltre tremila metri quadri, è stato stimato in 7,6 milioni di franchi. La bellezza, si sa, non ha prezzo.