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ROVIO«Ci sono prove su quanto dichiarato da Karaçi?»

07.03.19 - 13:38
I municipali Raffaella Zucchetti e Sergio Tacchella prendono posizione a seguito delle dimissioni di Kristjan Karaçi dall'esecutivo
Tipress (archivio)
«Ci sono prove su quanto dichiarato da Karaçi?»
I municipali Raffaella Zucchetti e Sergio Tacchella prendono posizione a seguito delle dimissioni di Kristjan Karaçi dall'esecutivo

ROVIO - La scorsa settimana Kristjan Karaçi aveva annunciato le proprie dimissioni con effetto immediato dall’esecutivo di Rovio. In una lunga lettera inviata ai media, l’ex municipale scriveva che se con una parte dei colleghi «si è riusciti a discutere costruttivamente per migliorare il benessere della comunità», con l'altra parte «l'interesse pubblico è stato accantonato, per lasciare il posto a rivendicazioni e attacchi scorretti» rivolti alla propria persona.

Allo scritto di Karaçi hanno voluto replicare oggi, punto per punto, i municipali Raffaella Zucchetti e Sergio Tacchella, con una presa di posizione che pubblichiamo integralmente di seguito:

A Rovio volano accuse rivolte ai Municipali

Il Municipale Karaçi, settimana scorsa, ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato. Ha poi deciso di pubblicare sui media le motivazioni di tale decisione, segnalando attacchi, insulti e accuse in seno al collegio municipale.

Peccato però che su molte sue considerazioni dobbiamo puntualizzare.

Nello scritto parla di:

-“avete riposto in me nel 2016 la vostra fiducia”, ma ricordiamo però che una parte della popolazione ha deciso di cambiare completamente le forze politiche all’interno del Municipio

-di una mancata collegialità, ma forse Karaçi si dimentica che una segnalazione in tal senso era già stata presentata con un’istanza alla SEL nel mese di marzo del 2018, da altri municipali, ma proprio nei suoi confronti. Sicuramente gli era più comodo, fino alla passata legislatura, essere in seno alla maggioranza assoluta.

-rispetto delle leggi, ma forse le leggi dovrebbero essere fatte rispettare a tutti i cittadini, senza disparità e non devono servire per tutelare gli abusi di taluni, che a detta loro vengono fatti solo e sempre in assoluta “buona fede”

-discussioni non costruttive, ma discutere con opinioni diverse non significa non fare discussioni costruttive. Fino alla scorsa legislatura non si discuteva, in Municipio c’era una netta maggioranza partitica e quindi era facile essere costruttivi (o distruttivi) tutti uniti nella medesima direzione

-aver messo in discussione la sua professione, ma il cittadino attento ha il diritto segnalare dei comportamenti non consoni di un dipendente di un ente pubblico. Poi se il datore di lavoro ritiene che trattasi di segnalazioni false, non interverrà in nessuna maniera. Ma ultimamente non sono più giunte segnalazioni, forse il comportamento è cambiato nel frattempo? Come mai se prima tutto era corretto?

-dimissioni di validissimi collaboratori. I datori di lavoro nel privato segnalano gli errori ai propri dipendenti, nel pubblico non è possibile? Il Municipale dimissionario ha fatto un valido e attendibile resoconto finanziario di quanto è stato (purtroppo) perso causa questi errori? Ovviamente prima le osservazioni non venivano fatte in quanto sempre dello stesso gruppo politico o amici di…. È più facile far finta di non vedere per far piacere al dipendente. Invece, dopo le segnalazioni di errori vari, sta poi al dipendente, reagire e lavorare come richiesto dalla carica oppure, come successo, scegliere di cambiare posto di lavoro e trovarne più consono al proprio sistema e modo di operare e di essere

-attacchi, insulti e false accuse, ma ci sono delle prove oggettive a conferma di quanto K. K. ha dichiarato, o si tratta solo di “proiettare” il proprio atteggiamento sugli altri?

Ovviamente passare da un municipio dove 3/5 rappresentavano PS a un Municipio con maggioranza relativa Lega, può per alcune persone porre qualche problema. Non si può più, fare il bello e il brutto come si faceva prima a spese del contribuente. Diventa indispensabile discutere e forse qualche volta anche accettare decisioni che non possono proprio piacere.

Ci facciamo poi inoltre la domanda: questa sua veloce partenza non è magari anche dovuta a una non più unanimità di consensi proprio nel suo gruppo?

E allora benvenuto al prossimo municipale, sperando in una persona con la quale sia più facile dialogare e comunicare, che abbia la capacità di accettare delle idee diverse e disposta a discutere costruttivamente, relazionandosi collegialmente

Affaire à suivre

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