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CANTONEInerti alla Buzza di Biasca, scatta l’interrogazione

02.11.18 - 08:54
Gina La Mantia e Franco Celio si rivolgono al Consiglio di Stato in merito alle conseguenze per la popolazione e la natura, senza dimenticare il traffico che verrà generato
TiPress
Inerti alla Buzza di Biasca, scatta l’interrogazione
Gina La Mantia e Franco Celio si rivolgono al Consiglio di Stato in merito alle conseguenze per la popolazione e la natura, senza dimenticare il traffico che verrà generato

BELLINZONA - La Buzza di Biasca torna al centro del discorso politico con un’interrogazione presentata al Consiglio di Stato da Gina La Mantia (PS) e Franco Celio (PLR).

Al centro dell’interrogazione c’è l’intenzione di proseguire l’iter per la pianificazione di una discarica per materiali inerti. Discarica contro la quale lo scorso anno erano state raccolte 1’740 firme a Loderio per «combattere la trasformazione della Buzza e della Legiuna in una discarica» e «l’intasamento da parte dei camion dell’unico accesso alla Valle del Sole e al Passo del Lucomagno».

Gli oppositori si avvalgono di due argomenti principali: la vicinanza della prevista discarica a un sito di grande valore naturalistico (la riserva nazionale della Legiuna) e il traffico che genererebbero i camion, insieme a polvere e rumore.

Al Governo ticinese vengono pertanto chieste delucidazioni in merito all’attività prevista presso la futura discarica e all’impatto sulla natura e la popolazione.

Di seguito le sette domande dell’interrogazione:

 Per quanti anni resterà attiva la discari per gli inerti, e tra quanti anni si prevede di consegnare alla popolazione l’opera ultimata?
 Quali i tempi in caso di ricorsi, opposizioni e altri problemi come per esempio a livello di PUC?
 Nel frattempo, cosa si intende fare con la ditta Otto Scerri: potrà proseguire la sua attività senza vincoli?
 Come si pensa di limitare l’impatto sulla popolazione della nuova discarica?
 Quale sarà il traffico (stima del flusso di camion) generato dalla discarica?
 Viste le differenze a livello di produzione di inerti tra Sotto- e Sopraceneri, il Consiglio di Stato non è preoccupato del traffico di autocarri e del loro impatto ambientale, in transito, potenzialmente, da Chiasso a Biasca?
 Il Consiglio di Stato non teme che con la discarica saranno allontanate le varie specie di uccelli rari che popolano la Bolla di Loderio e la Legiuna, e che già oggi soffrono la presenza dell’uomo?

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COMMENTI
 

F/A-18 5 anni fa su tio
A me la Buzza sembra un posto molto indicato e per gli anni a venire un posto per gli inerti bisogna pur trovarlo. A volte la gente vive scollegata dalla realtà, vuole vivere in posti idilliaci e non tollera più niente, ricordiamoci che il deposito degli inerti è un problema da risolvere per far funzionare al meglio il comparto dell'edilizia, oltre tutto risolverebbe il problema degli abusi di depositi su suolo di patriziati o comunali con la promessa dello sgombero, questi depositi provvisori io li ritengo oramai definitivi, non creiamo altri abusi.
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