Il presidente di GastroTicino Massimo Suter commenta le novità in arrivo nel mondo della ristorazione e degli esercizi pubblici
LUGANO - Mangiare il sushi o il kebab direttamente al take-away… Tra le modifiche della Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (Lear) messe in consultazone dal governo, la più succosa è forse questa concessione a chi vende cibi d’asporto.
«È il risultato del compromesso voluto dalla nostra categoria - commenta Massimo Suter, presidente di GastroTicino -. I take-away, dove già ora il consumo sul posto è presente, dovranno però sottostare anche loro alla Lear, come tutti i ristoranti. E quindi con le stesse condizioni quadro a livello di infrastruttura, ma anche di formazione. Una novità che potrà essere positiva anche per il personale che dovrà sottostare al nostro contratto di lavoro».
Insomma, una presa di coscienza di un dato di fatto?
«Sì, ma non solo. Poiché uno degli obiettivi era quello di regolamentare un settore che agiva un po’ nell’ombra e che non era così facile controllare. Con queste modifiche si vogliono mettere tutti al cancelletto di partenza con le stesse condizioni, poi sarà il mercato ha decidere chi fa bene il proprio lavoro».
Un’altra modifica intende dare al gerente la possibilità di gestire più di un esercizio pubblico. Cade o viene allentata la vecchia regola della presenza fisica nel locale?
«No, la presenza del gerente con la patente dovrà sempre esserci e non va tolta. Si permette semplicemente di gestire più locali nelle immediate vicinanze o nello stesso stabile. Per intenderci non è che uno potrà gestire un ristorante a Lugano e uno a Bellinzona. Anche qui si va incontro alle esigenze di mercato, per locali dove ci sono bar, ristoranti e discoteca magari nello stesso edificio».
Infine, il governo minaccia di sanzionare più duramente, col cartellino rosso, gli esercizi pubblici dove c’è abuso di bevande alcoliche. Tolleranza zero dunque per chi vende ai minorenni, giusto?
«Il consumo dell’alcol tra i giovani è un problema che va affrontato in maniera anche dura. Lo stesso per l’abuso da parte di adulti».