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CANTONEStupri e pedofilia in Ticino, aumento preoccupante dei reati sessuali

09.04.24 - 09:42
Salgono anche i reati di natura sessuale compiuti con persone incapaci di intendere e volere (per esempio persone ubriache o drogate)
Foto TiPress
Fonte Polizia cantonale
Stupri e pedofilia in Ticino, aumento preoccupante dei reati sessuali
Salgono anche i reati di natura sessuale compiuti con persone incapaci di intendere e volere (per esempio persone ubriache o drogate)

BELLINZONA - Ventiquattro casi di violenza carnale e quarantasette denunce di atti sessuali compiuti con minori: sono alcuni dei reati contenuti nell'ultimo rapporto della SRIP (la Sezione reati contro l’integrità delle persone) che ha preso in esame l'attività del 2023. Dati che evidenziano un aumento dei reati sessuali, passati da 87 a 117.

Nel report figurano anche 20 (contro i 13 del 2022) coazioni sessuali, 10 (contro i 4 dell'anno precedente) atti sessuali con persone incapaci di discernimento, 15 (8) molestie sessuali (erano state 8 nel 2022) e 1 caso di esibizionismo.

In questo quadro, la SRIP fa sapere che è «sempre intensa l’attività di prevenzione svolta in particolare negli istituti scolastici del Cantone». Nel 2023 la speciale sezione della Polizia cantonale «è stata attivata in oltre 800 occasioni, un dato più alto rispetto all’anno precedente: rispettivamente 371 (364) i casi trattati dal Gruppo Minori (GMin) – che si occupa di autori di reato minorenni e di prevenzione nelle scuole –, e 362 (298) i casi di competenza del Gruppo Vittime Speciali (GVS) – che interviene nell’ambito dei reati sessuali e dei reati perpetrati contro le fasce più fragili della popolazione (minori, anziani, persone con disabilità) –».

Il rapporto rivela che «rimangono numerose ma sostanzialmente stabili le inchieste per i reati violenti commessi da minorenni (risse, aggressioni, lesioni gravi lesioni semplici, vie di fatto, liti, discussioni e maltrattamenti) che si attestano, come l’anno precedente, a un centinaio».

Salgono invece a 11 (1) le rapine che coinvolgono autori minorenni a danno di altri minorenni. «Di norma - spiegano dal SRIP - questi reati vengono commessi in situazioni di superiorità numerica, per mezzo della forza fisica e dietro minaccia».

Per contro, dopo il forte aumento avuto nel 2022 (da 37 nel 2021 a 84), le inchieste per il reato di pornografia lo scorso anno sono risultate in calo, con 66 casi registrati. «Di queste, 47 hanno riguardato incarti provenienti dal monitoraggio effettuato a livello internazionale e nazionale della rete internet. Durante l’anno - viene spiegato - la Sezione ha eseguito l’analisi di diverse centinaia di dispositivi elettronici di vario tipo. In questo ambito il volume di dati da analizzare ed esaminare è in costante aumento. In due casi le inchieste aperte per il reato di pornografia hanno portato all’arresto di due autori sospettati anche di aver commesso atti sessuali con fanciulli».

In ambito di prevenzione, inoltre, «il Gruppo Visione Giovani (GVG), gruppo che fa parte del GMin formato da agenti specializzati nella prevenzione della violenza nelle scuole, nel 2023 è stato sollecitato 488 volte (708 nel 2022) per richieste di aiuto da parte di genitori o di direzioni di istituti scolastici. Gli e le agenti hanno svolto ben 439 interventi di prevenzione nelle scuole e 156 colloqui di conciliazione con i minori ed eventualmente le famiglie. Queste attività hanno permesso di evitare 367 querele penali a favore del diritto riparatorio».

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