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La poliziotta accusata di aver truffato la propria compagnia si difende. Intanto sono almeno due i casi che la riguardano
RIVA SAN VITALE - «Avevo fiducia nel mio assicuratore». Si difende così l'agente della polizia cantonale finita nella bufera - gli scorsi giorni - perché accusata di aver truffato la propria compagnia d'assicurazione. La donna ammette soltanto di aver consegnato il proprio veicolo all’assicuratore incaricato del disbrigo delle pratiche, pure lui finito sotto inchiesta.
Un'inchiesta che - ricordiamo - parte da un garage di Riva San Vitale sospettato di numerosi raggiri alle assicurazioni. In due di questi - come anticipa la RSI - avrebbe avuto un ruolo anche la poliziotta. Nel primo caso avrebbe dato la colpa ad altre persone di un danno da lei stessa provocato. Nel secondo il carrozziere avrebbe maggiorato il costo della riparazione.
Nei confronti dell'agente è stato aperto un procedimento penale per ripetuta truffa a un'assicurazione. Il caso è coordinato dal procuratore pubblico Andrea Maria Balerna.
