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CANTONE«C’è chi va via dal Ticino a causa di quest'obbligo»

16.04.24 - 06:30
Il figlio pranza a casa. Ma a una famiglia ticinese è stato comunque intimato di pagare 385 franchi per la mensa della scuola dell'infanzia.
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«C’è chi va via dal Ticino a causa di quest'obbligo»
Il figlio pranza a casa. Ma a una famiglia ticinese è stato comunque intimato di pagare 385 franchi per la mensa della scuola dell'infanzia.

BELLINZONA - È un’imposizione che non vige in nessun altro cantone rossocrociato. Ma in Ticino sì. È la mensa obbligatoria alla scuola dell’infanzia, e ci sono genitori che vogliono abolirla a tutti i costi.

«Alcune famiglie, pur di evitare questa costrizione, hanno spostato i loro figli nelle scuole private, oppure si sono trasferite nei Grigioni o in Italia. E altre ancora stanno pensando di farlo», ci dice il presidente dell’associazione ARIPE, nata nel 2019 proprio con l’obiettivo di eliminare l’obbligo di refezione alla scuola dell’infanzia. Per questa minoranza di genitori, infatti, passare la pausa pranzo all’asilo dovrebbe sempre essere facoltativo, non soltanto al primo anno.

«Che senso ha?» - «Che male c’è a voler condividere il pasto con i propri bambini? E che senso ha obbligarli a pranzare a scuola quando sono ancora molto piccoli se poi alle elementari e alle medie tornano a casa tutti i giorni e ci stanno un’ora e mezza? La mensa dovrebbe essere un servizio, non un obbligo», osserva, precisando che dietro alla volontà di far pranzare i figli a casa ci sono svariate motivazioni. 

«Come se il certificato medico non contasse nulla» - «Per diverse famiglie è semplicemente una questione di unità familiare. Altre hanno bambini ipersensibili, che soffrono l’iperstimolazione che comporta il pranzo comune in mensa e il restare all’asilo sette ore di fila. Ci sono poi bambini che soffrono di disturbi del sonno e altri che hanno esigenze alimentari particolari». E a dare particolarmente fastidio «è il fatto che i certificati medici in cui viene chiesta l’esenzione dall’obbligo di refezione vengono spesso e volentieri rifiutati. Come se un certificato medico non contasse nulla».

Nessun pasto consumato, ma «c'è l'obbligo di pagamento» - Quello di una famiglia il cui figlio frequenta la scuola dell’infanzia di Riva San Vitale, è, in questo senso, un caso emblematico. «Hanno ricevuto una fattura di 385 franchi per la refezione scolastica. Ma il bambino non ha consumato nemmeno uno dei 77 pasti conteggiati per il periodo settembre 2023-gennaio 2024». Questo, per il Comune, non sembra però contare, dato che la deroga alla refezione chiesta dalla famiglia e il certificato medico presentato sono stati respinti. E non viene data importanza nemmeno al fatto che la famiglia, di fronte a tale decisione, abbia presentato ricorso al Consiglio di Stato. «Il reclamo non sospende dall’obbligo di pagamento della fattura», ha infatti scritto il Comune in risposta alle lamentele dei genitori.

Spese a carico dei contribuenti - Queste famiglie, però, non si arrendono. E si dicono pronte a lottare per la causa. «C’è qualcosa che non va nella legge ticinese e, se i nostri ricorsi al Consiglio di Stato non dovessero essere accolti, siamo pronti ad andare fino al Tribunale federale e alla Corte europea dei diritti dell’uomo», sottolinea il presidente di ARIPE. «Va detto, peraltro, che le spese relative ai pasti della scuola dell’infanzia sono, almeno in parte, coperte dal Comune, e quindi dai contribuenti. Se i bambini che lo desiderano mangiassero a casa ci sarebbero dunque meno spese per tutti». 

Intanto il Comune di Riva San Vitale, da noi interpellato, sceglie di non rilasciare dichiarazioni sul caso da noi esposto: «Fintanto che c’è un contenzioso in atto non possiamo esprimerci». A dirci qualcosa è invece la Sezione delle scuole comunali del DECS. 

Il DECS: «Valore aggiunto della scuola ticinese» - «Il momento del pranzo, alla scuola dell’infanzia, è considerato parte integrante dell’attività didattica, pedagogica ed educativa», viene sottolineato. «Per molte famiglie disporre di un servizio di refezione inteso pure come momento che permette di sensibilizzare tutte le bambine e i bambini all’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata è un’opportunità educativa apprezzata e un valore aggiunto offerto dalla scuola ticinese». 

«L'esonero? Si valuta caso per caso» - E, riguardo ai certificati medici: «Il Regolamento delle scuole comunali, modificato in seguito alle decisioni prese dal Parlamento ed entrate in vigore con il corrente anno scolastico, definisce i motivi per cui è possibile ottenere un esonero per allieve e allievi che frequentano gli anni obbligatori. Il certificato medico contiene informazioni che sono valutate dalla scuola coinvolgendo se necessario il servizio della medicina scolastica. Se i criteri per l’esonero sono rispettati, questo viene concesso».

I suddetti criteri, non possiamo fare a meno di osservare, sono però lontani dall’essere ben definiti. Secondo il Regolamento delle scuole comunali, infatti, «eventuali dispense, presentate per iscritto dai detentori dell’autorità parentale, sono accordate dalla direzione di istituto per ragioni mediche comprovate da un progetto di accoglienza individualizzato e/o per ragioni educative avallate dall’ispettorato».

Una mancanza di specificità, questa, che stando al DECS è in realtà voluta: «Il regolamento permette alle direzioni scolastiche e agli ispettorati di valutare e analizzare ogni tipo di situazione, anche particolare, caso per caso. Questo è nell'interesse delle famiglie ma soprattutto delle allieve e degli allievi, che sono al centro delle nostre decisioni».

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COMMENTI
 

Emib5 1 sett fa su tio
Visto il titolo roboante dell'articolo, sarebbe stato corretto che il presidente di Aripe quantificasse esattamente l'entità di tali trasferimenti e se dimostrare che siano tutti dovuti solo alla questione mensa. Io credo che una mano sia probabilmente fin troppo per contarli per l'intero cantone. Per il resto condivido gli interventi che evidenziano che oggi i genitori siano diventati tuttologi come se il solo fatto di procreare dia allo stesso tempo capacità superiori nel crescere un figlio, e non solo a proposito di alimentazione...

Aaahhh 1 sett fa su tio
Funzionari sfigati in casa che cercano soddisfazione personale imponendosi nelle famiglie altrui?

Rob Rob 1 sett fa su tio
Più obblighi... più schiavitù... Chi vuole usufruire di un servizio extra, che lo paghi. Punto e basta. Inutile stare lì a tirare fuori il coniglio dal cilindro.

Mabilo 1 sett fa su tio
Per quelle famiglie con un solo figlio, pranzare all'asilo potrebbe servire per la "socializzazione" ma per chi ha più figli, mi sembrerebbe meglio pranzare in famiglia. D'altronde di mensa obbligatoria se ne parla solo per gli asili!! Quindi nessun obbligo, meglio ancora se si potesse frequentare la mensa a discrezione, ovviamente previo avviso.

Vikaaa2023 1 sett fa su tio
Dico solo che bisogna prendere esempio dalla Svezia

Trionfx 1 sett fa su tio
Ognuno faccia come meglio per lui. No all'obbligo.

Roger1980 1 sett fa su tio
Le motivazioni sembrano "un escamotage" per nascondere qualche altra motivazione (vegana o altro). In ogni caso, sono contrario all'obbligo come pure al fatto che sia a pagamento. Non è con la scuola e i bambini che bisogna risparmiare ma ad altri livelli...

87 1 sett fa su tio
Risposta a Roger1980
Perché la scuola pubblica in Ticino obbliga la mensa all'asilo, mentre le scuole private non hanno tale obbligo?

Filippone22 1 sett fa su tio
Quante storie, ai tempi i genitori non si ponevano nemmeno la questione! Stavamo tutto il giorno all’asilo e mangiavamo li tutti! I problemi oggi li hanno i genitori, che a loro volta li trasmettono ai figli!

Cece 1 sett fa su tio
Risposta a Filippone22
Parole sante!

87 1 sett fa su tio
Ovviamente i costi per il mantenimento delle mense obbligatorie sono sostenuti da tutti i ticinesi, non solo dai genitori degli allievi. Qualcuno potrebbe persino pensare che ci sia un tentativo di indottrinamento politico fin da tenera età e una statatilizzazione dell'essere umano.

Rigel 1 sett fa su tio
Risposta a 87
Anche chi non ha figli è giusto che contribuisca. Poi saranno questi bambini che da adulti lavoreranno per la loro AVS

Voilà 1 sett fa su tio
Risposta a 87
Indottrinamento politico? Statalizzazione dell'essere umano? Ma dai...

Kelt 1 sett fa su tio
In molti paesi (Stati Uniti ad esempio) non esiste nemmeno l'obbligo di mandarli in scuole riconosciute ma lo possono fare i genitori a casa...senza nessuna competenza, anche se sono analfabeti. Loro troverebbero scandaloso che qui si sia obbligati a mandarli in scuole ufficiali! Vogliamo arrivare lì? Continuiamo a fra crescere i nostri figli come fossero bamboline e non dovessero avere mai a che fare con il mondo? Non si capisce che il pasto in comune è un momento di crescita ed educativo? Sono davvero i bambini o sono queste madri che non riescono a stare serene senza il loro pargoletto al guinzaglio e ben sicuro? E' diventato tutto un problema solo negli ultimi 20 anni. I bambini prima erano bistrattati o solo meno viziati...? Poi non meravigliatevi se da adolescenti vanno in crisi al primo NO che si sentono rispondere.

Martin Pescatore 1 sett fa su tio
Risposta a Kelt
fino ad Harmos 2015 non c'era l'obbligo di andare all'asilo in Ticino, si poteva stare a casa fino ai 6 anni, e la gestione della mensa era molto flessibile da parte delle maestre. Adesso il DECS é diventato intransigente, manca proprio il buon senso. Se si rifiutano certificati medici (sono problemi anche medici, altro che mammine preoccupate!)...pensate se lo facesse un datore di lavoro!

Rigel 1 sett fa su tio
Risposta a Kelt
Grazie per il buon senso. Credevo di essere il solo a pnsarla così.

Kelt 1 sett fa su tio
Risposta a Martin Pescatore
A parte che questa è una sciocchezza perché 2 anni erano già obbligatori. Harmos ha solo messo i 4 anni come inizio standardizzato. Le dico in tutta franchezza che, per quanto mi riguarda, potrebbero anche fare ameno di frequentare le scuole dell'obbligo. Se i genitori pensano di esserne in grado li istruiscano a casa, proprio come negli Stati Uniti. Infatti vediamo le menti eccelse prodotte da questo sistema. Tutte persone convinte che lo Stato ci metta troppo il naso e che ciò che è meglio per i loro pargoli lo sanno loro. Oggi hanno tutti: allergie, intolleranze, dislessia, discalculia, Iperattività ecc. ecc. Tutte certificate! (soprattutto da medici italiani). Io ritengo ci sia una vera e propria epidemia "d'inadeguata genitorialità", però che dirvi? Fatelo. Non pensate però che i risultati del vostro sistema educativo non si vedano chiari e tondi. Le farei vedere in base a cosa scremiamo i CV in azienda. Pensateci quando i vostri figlioletti vi diranno che il datore di lavoro è brutto e cattivo perché pretende che arrivi puntuale

Martin Pescatore 1 sett fa su tio
Risposta a Kelt
guarda devo confermare: in Ticino i due anni di asilo fino al 2015 non erano obbligatori, i genitori potevano mandare i bambini direttamente alle elementari. Pochi lo sanno, ma Harmos ha cambiato tutto in questo senso. E' per questo che ci sono i problemi con le mensa in questi ultimi anni. Poi bisogna notare che i bambini di oggi sono molto più agitati che 20 anni fa, causa tecnologie varie. Per famiglie che educano davvero, senza televisione e tablet, l'inizio dell'asilo porta solo un peggioramento dei bambini!

Cece 1 sett fa su tio
Risposta a Kelt
Sacrosanta verità!

Kelt 1 sett fa su tio
Risposta a Martin Pescatore
Non mandateceli! Nemmeno alle elementari. Ho già detto che sono d'accordo. Così almeno a scuola restano davvero quelli che hanno voglia di seguire e rispettare tutte le regole. Io non li trovo affatto agitati. Piuttosto lenti e mediamente imbambolati. Io ero bambino più di 50 abbondanti anni fa. Ci arrampicavamo sugli alberi, correvamo in continuazione, ci tiravamo sassi, castagne, pallonate. Ogni giorno c'era un infortunio (che era colpa tua e non della maestra e della scuola!) Gridavamo di continuo e la metà di noi parlava solo in dialetto! I bimbi di oggi sembrano delle statuine di cera. Anzi, stanno fin troppo in silenzio, non sono capaci di condividere e molti di loro socializzano poco e male. Chissà come mai..

tschädere 1 sett fa su tio
per me la politica dovrebbe astenersi in questo caso.il problema non e di loro.

Rigel 1 sett fa su tio
Risposta a tschädere
ma perchè non eliminiamo le scuole? Sembra che i genitori siano sempre più preparati di qualsiasi docente, pedagogo ecc. Roba da matti!

Eneri 1 sett fa su tio
Se le madri potessero restare a casa e non fossero costrette a lavorare ( a causa dei bassi stipendi), tutto sarebbe più semplice.

Swissabroad 1 sett fa su tio
Risposta a Eneri
Guarda che al giorno d'oggi sono spesso proprio le madri a voler lavorare, vuoi per orgoglio personale, vuoi per non annoiarsi a casa, vuoi perché hanno la parità dei diritti e vogliono far carriera

Spotless 1 sett fa su tio
Risposta a Eneri
Oppure il papino a casa :)

Rigel 1 sett fa su tio
Risposta a Swissabroad
vuoi perchè la paga del marito basta appena x affitto e cassa malati. La maggior parte delle mamme oggi deve lavorare.

Voilà 1 sett fa su tio
Risposta a Swissabroad
Alla risposta di Rigel, aggiungereei che le donne che non lavorano, in caso di divorzio o altro, non potrebbero più rientrare nel mondo del lavoro.

Swissabroad 1 sett fa su tio
Risposta a Rigel
Certo. Ma nel mio piccolo, se analizzo la situazione della gente che conosco, solo 1 donna su 4 avrebbe questa necessità. Gli altri quantomeno potrebbero vivere dignitosamente (non dico tutti alla grande) con uno stipendio.

Martino Vescovo 1 sett fa su tio
la maggior parte sono stranieri che non possono votare. come dice medioman.

Camelia 1 sett fa su tio
scrivo come maestra di scuola dell'infanzia: la maggior parte dei bambini non ha problemi con la mensa, ma per alcuni sono davvero troppe stimolazioni, e al pomeriggio non stanno bene. Se poi i genitori si impegnano e si occupano loro dei bambini, va benissimo: ce ne fossero di più di genitori così! che poi non ci sia una pausa pranzo per le maestre....dove sono i sindacati?

Camelia 1 sett fa su tio
Risposta a Camelia
scrivo a quest'ora perché attualmente sono in pausa maternità :-)

blitz65 1 sett fa su tio
Risposta a Camelia
Mia moglie é maestra d'asilo da 30 anni.... Mai e poi mai l'ho sentita reclamare per una pausa pranzo per le maestre !!!! Sindacati anche per questo tema ? Forse lei ha sbagliato professione !!!!

Martin Pescatore 1 sett fa su tio
Risposta a blitz65
A zurigo orari d'asilo 8.30-12, e pomeriggio solo martedi/giovedì 14-15.30 Stipendi 30% in più Noi ticinesi dobbiamo sempre essere sfruttati e non dire niente?

franco1951 1 sett fa su tio
Risposta a blitz65
una volta esisteva la schiavitù

blitz65 1 sett fa su tio
Risposta a franco1951
E maestre di silo con attributi,,,,

littli 1 sett fa su tio
Non ho un buon ricordo dell'asilo e neppure della scuola elementare (soprattutto dei primi 3 anni )

littli 1 sett fa su tio
Non ho figli ma comunque li farei venire a casa a mangiare. Anzi non li manderei neppure all'asilo.

Rigel 1 sett fa su tio
Risposta a littli
... è obbligatorio dai 4 anni

Martin Pescatore 1 sett fa su tio
Ormai il DECS é davvero difficile... in Svizzera Tedesca é molto più bello e sereno, servizio mensa migliore ma facoltativo, le maestre hanno la pausa.... Non esiste un bambino che piange perché deve andare all'asilo Davvero, provate andare a Berna o Zurigo, lì il bambino é al centro, non l'ispettore di turno (che non ha mai visto il bambino) In Ticino purtroppo ci orientiamo all'Italia

Swissabroad 1 sett fa su tio
Risposta a Martin Pescatore
Il mio ha frequentato l'asilo in Italia e non ho proprio nulla da eccepire. Non è che tutto quello che c'è oltre confine deve per forza essere feccia...

littli 1 sett fa su tio
Ho 61 anni. ho fatto l'asilo a 5 anni e mezzo (essendo nata a marzo) e sono sempre andata da sola a casa a piedi a mezzogiorno a mangiare e poi tornavo all'asilo sempre da sola.

faz 1 sett fa su tio
Non va mai bene niente. Se la mensa non c'è:è una vergogna, se c'è: è un affronto alla libertà della famiglia. Mi sembra si stia esagerando. Vivere in società significa anche adattarsi. Si tratta di 4 pasti a settimana (il mercoledì sono a casa), non vedo proprio la tragedia. Mi sembra se ne stia facendo una questione di principio...

87 1 sett fa su tio
Risposta a faz
Io trovo che i figli crescono troppo in fretta. In altre situazioni si parla di assenza dei genitori per l'educazione dei figli. Qui i genitori invece vogliono essere maggiormente presenti. Prendi esempio quel genitore che lavora a turni e che fa le notti: quando potrebbe stare con i figli se loro sono a scuola durante il giorno, e non riescono a passare nemmeno il tempo di un pranzo insieme? E dove sta la parità con le altre scuole in Svizzera che tale obbligo non ce l'hanno? L'obbligo è solo ticinese, nonostante che il DECS dichiari di rispettare il concordato HarmoS.

gianca70 1 sett fa su tio
Risposta a faz
Caro FAZ, ti mando l‘IBAN, versami i soldi al più presto altrimenti mio figlio non può mangiare. Ta se propi ün bambela. E comunque hai detto giusto è proprio una questione di principio, tipo “Attacco alla libertà di ognuno di noi”. Per quel che mi riguarda è un abuso del cantone. Cari saluti

faz 1 sett fa su tio
Risposta a gianca70
Ma c è sempre bisogno di passare agli insulti? Questo dimostra la tua propensione al dialogo e alle posizioni altrui. A dimostrazione che al giorno d'oggi si pensa solo a se stessi, ai propri diritti, e si pensa di aver sempre la ragione. Tutto sempre dovuto.

vulpus 1 sett fa su tio
Siamo oramai all'assurdo. Spesso l'obbligo è in funzione del numero minimo per avere la mensa. L'obbligo è fuori ogni logica. Per una famiglia anche i 385.- possono anche essere molto importanti, e a casa magari possono consumare un pasto in comune anche per meno. Facile pontificare sull'educazione, sul consumare assieme e storie analoghe. Gli obblighi sono sempre fuori posto. Ma da noi in questo dipartimento oramai senza controllo ogni scuola fa per conto suo, come anche i comuni.

Rigel 1 sett fa su tio
Risposta a vulpus
Il pranzo all'asilo non vuole essere un aiuto ma una parte delle attività educative. Credo che sia ora di rimettere il campanile al centro del villaggio: la scuola dell'obbligo, compreso l'asilo dai 4 anni, educa i nostri bambini, non è un parcheggio mentre i genitori vanno a lavorare

andrea28 1 sett fa su tio
Forse invece di esonerare i figli bisognerebbe obbligare i genitori a mangiare in mensa con loro, così magari imparano a mettere qualcosa di buono in tavola, a mangiare senza l'uso del telefonino e a socializzare...

Romano 1 sett fa su tio
Risposta a andrea28
conosce le abitudini delle famiglie?

87 1 sett fa su tio
Risposta a andrea28
Forse allora sarebbe il caso di fare il contrario, e portare qualcuno a mangiare a casa dei genitori che educano correttamente i figli alla sana alimentazione (il concetto di "correttamente" è soggettivo, sappiamo tutti che ogni zona geografica ha culture differenti). Nostra figlia fino all'entrata in mensa mangiava verdure e rimaneva composta a tavola fino al termine del pasto; dopo aver iniziato a frequentare la mensa ha preso tutte le cattive abitudini degli altri bambini. Ottimo esempio di momento educativo.

anaV 1 sett fa su tio
Risposta a 87
scuola, sori e combricola.... ticino sempre al top.....

belaolga 1 sett fa su tio
sempre contro le famiglie.....credo sia la famiglia a dover scegliere non il contrario...altrimenti che aiuto è???

Monster 1 sett fa su tio
Che branco di ignoranti questi politici, poi si domandano perche in ticino se ne vanno tutti , ma chi fa ste leggi ja preso il diploma a napoli?

franco1951 1 sett fa su tio
Risposta a Monster
dimmi cosa c'entra napoli ... mah

SSG 1 sett fa su tio
Risposta a Monster
non ho visto il tuo nome sulle liste per le comunali? o magari abiti ad Arbedo-Castione? puoi sempre metterti a disposizione

giugiu 1 sett fa su tio
Ma invece di togliere l’obbligo alla scuola dell’infanzia, perché non lo mettono all’elementari? Per una mamma che lavora la mensa è qualcosa per cui essere grati e non contrari.

Rigel 1 sett fa su tio
I miei figli hanno pranzato all'asilo come la stragrande maggioranza. Credo che sia stato un momento educativo importante sia dal punto di vista alimentare sia da quello sociale. C'era qualcuno di esentato per motivi seri di salute, ma non ho mai sentito nessun genitore chiedere l'esonero perchè voleva mangiare coi figli. Restavano comunque un sacco di pasti da condividere.

Maverik 1 sett fa su tio
Preoccupatevi dell’abuso di Snus come nell’articolo sotto … questi sono i problemi della gioventù.. non condividere un pasto

Maverik 1 sett fa su tio
Si si continuiamo a temerli sotto una campana …. Mi fanno ridere queste cose… poi vanno al ristorante e l’unità famigliare finisce dietro un tablet per stare tranquilli…. Se le famiglie vogliono lasciare il Ticino non sono sicuramente queste le motivazioni . Ho due figli adulti, hanno mangiato all’asilo e addirittura al pre-asilo …. Hanno imparato a provare di tutto e magari apprezzare cose che a casa erano map viste …. SI al pranzo in condivisione

Boh! 1 sett fa su tio
Comunque questo obbligo non è applicabile in tutti i comuni. Ne conosco diversi dove non esiste per questioni logistiche (non attrezzati con una mensa scolastica)

Pippopeppo 1 sett fa su tio
Problemi grassi

Gigetto 1970 1 sett fa su tio
Ma smettetela di lamentarvi, che oggi, più andiamo avanti e più nascono bambini straviziati dai genitori.

M70 1 sett fa su tio
obbligo per certe cose, assurde, e poi il Ticino è alla deriva x cose ben più importanti. la gente se ne va perchè non ce la fa più..

Golf67 1 sett fa su tio
Risposta a M70
Buon viaggio

Pingu 1968 1 sett fa su tio
Ma non so forse sono di in altra generazione (66) si andava all’ asilo senza tante discussioni si mangiava assieme e non mi sembra che siamo rimasti cosi frustrati certificato medico? Non so ancora oggi cosa sia non è che forse sia un problema degli adulti ?

Pocahontas 1 sett fa su tio
No comment! Stiamo proprio degradando alla grande! Ma perché vi dovete perdere in cose del genere, perché far pagare a tutti i costi un servizio se uno non ne usufruisce? Poi vi lamentate che la gente non vi vota, non si fida ed è costantemente arrabbiata e nervosa...NON FATE NULLA PER VENIRCI INCONTRO LADDOVE SI POTREBBE!!!

medioman 1 sett fa su tio
Risposta a Pocahontas
La maggior parte sono stranieri e non possono votare 😉.

Golf67 1 sett fa su tio
Risposta a Pocahontas
Degrado? Se non ci sono certi servizi, importanti sotto tutti gli aspetti, vi lamentate. Se poi ci sono e vi si chiede di partecipare ai cosi, di nuovo a lamentarvi. Ma perché non cambiate davvero cantone. Poi magari vedete le regole come si fanno rispettare.

blitz65 1 sett fa su tio
Risposta a medioman
eeeesattoooooooooooooooo
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