Cerca e trova immobili

CANTONE/SVIZZERALa politica culturale cantonale piace all'associazione dei Professionisti dello spettacolo

27.02.24 - 16:48
Accolte con favore le linee programmatiche di politica culturale per il quadriennio 2024-2027
Foto Deposit
Fonte t.Professionisti dello Spettacolo Svizzera
La politica culturale cantonale piace all'associazione dei Professionisti dello spettacolo
Accolte con favore le linee programmatiche di politica culturale per il quadriennio 2024-2027

BELLINZONA - «L'associazione professionale nazionale t. Professioni dello spettacolo Svizzera accoglie con favore le linee programmatiche di politica culturale cantonale per il quadriennio 2024-2027 presentate dalla Consigliera di Stato Onorevole Marina Carobbio Guscetti. I passi intrapresi negli scorsi mesi, così come i propositi programmatici per il futuro, sono un segnale estremamente positivo. Un costante e regolare coinvolgimento delle associazioni professionali nel processo di messa in opera delle misure previste sarà un elemento
fondamentale per una fruttuosa attuazione di quanto programmato, così come dovrà inevitabilmente esserlo anche una seria riflessione sul budget cantonale dedicato al sostegno della cultura indipendente».

Così la Co-presidente Cristina Galbiati commenta favorevolmente il piano per la cultura dei prossimi 4 anni. «Come parte di questo processo, e su esplicito invito della Consigliera di Stato, nel mese di agosto 2023 t. Professioni dello spettacolo Svizzera aveva redatto una presa di posizione relativa al settore arti sceniche e performative, nata come risultato di un incontro di settore e di numerosi scambi diretti con professioniste e professionisti attivi sul territorio. Non possiamo che rallegrarci nel constatare che numerosi dei punti evidenziati nella sua presa di posizione (riconoscimento del valore della cultura e della creazione indipendente, attenzione alle condizioni salariali e alla sicurezza sociale di professioniste e professioniste del settore, ricambio generazionale, trasparenza e affinamento delle procedure di richiesta di sostegno) siano stati integrati nelle linee programmatiche per il quadriennio».

L'associazione ricorda quanto enfatizzato dal Messaggio sulla cultura 2025-2028 messo in consultazione dal Consiglio federale lo scorso autunno, e cioè che «il funzionamento virtuoso di un sistema variegato e complesso come quello culturale necessita la
messa in rete di tutti i suoi diversi segmenti, un’azione armonica e congiunta dei diversi attori coinvolti (Cantone, Città, promozione privata, associazioni di settore) risulta essere fondamentale per mettere in opera un sistema virtuoso che possa garantire una crescita del territorio e una migliore ricaduta dell’investimento pubblico e privato».

Il fatto che «nel nostro cantone - argomenta Galbiati - il sostegno alla cultura passi solo in minima parte dal budget cantonale e venga in gran parte delegato ad altri fondi (in altri Cantoni accessori e supplementari) è un segnale peculiare dello scarso riconoscimento del potenziale del sistema cultura nella sua eterogeneità e delle sue possibili ricadute anche in termini economici, sul quale sarà indispensabile intervenire. Per un territorio periferico e linguisticamente minoritario come il Cantone Ticino - aggiunge - la cultura assume un valore fondamentale non solo in termini di scambio, confronto e coesione sociale, ma anche in un’ottica di difesa della lingua e della cultura italiana a livello nazionale».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE