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CANTONECarovita e povertà, come conciliare spesa e dignità

12.01.24 - 07:40
Sono 22 in Svizzera i mercati Caritas a prezzi ridotti. Nessuno in Ticino. Tavolino Magico sempre più impegnato.
Ti-Press
Fonte RED
Carovita e povertà, come conciliare spesa e dignità
Sono 22 in Svizzera i mercati Caritas a prezzi ridotti. Nessuno in Ticino. Tavolino Magico sempre più impegnato.

LUGANO - Nella Svizzera tedesca e in Romandia sono 22 i mercati Caritas dove le persone bisognose possono acquistare alimenti a prezzi calmierati. E anche nel 2023 risulta in fortissima crescita il numero di quanti vi hanno dovuto far ricorso per cercare di far quadrare i conti. Nessuno di questi negozi si trova però in Ticino.

Abbiamo chiesto il motivo di una simile scelta al vice direttore di Caritas Ticino, Marco Fantoni. «Già da alcuni anni abbiamo adottato una strategia ben precisa. Non abbiamo tali mercati (dove può accedere chi ha un reddito molto basso, chi percepisce l’aiuto sociale o prestazioni complementari e quanti stanno saldando i loro debiti), perché non vogliamo che le persone vengano identificate come bisognose o in difficoltà da chi li osserva. Non vogliamo che si stigmatizzino quanti dovessero eventualmente avere bisogno - spiega il vicedirettore - Insomma il rischio è che vengano bollati come indigenti o bisognosi».

Una decisione chiara dietro la quale è comunque possibile trovare altre forme di solidarietà. «Per quanto ci riguarda sono aperti e operativi, ormai da tempo, 5 negozi dove trovare oggetti di ogni tipo, a prezzi convenientissimi. Dai mobili ai vestiti. Sono luoghi dove tutti, da chi fa fatica a chi invece sta bene economicamente, può accedere e comprare liberamente. Inoltre qui diamo lavoro a chi non ne ha uno». I Catishop, questo il nome, sono a Pregassona, Giubiasco, Chiasso, Pollegio, Locarno.

La pensa diversamente invece Simonetta Caratti, portavoce di Tavolino Magico che raccoglie e distribuisce settimanalmente cibo e beni di prima necessità alle persone bisognose in tutta la Svizzera italiana. «I numeri sono purtroppo in aumento e noi cerchiamo di rispondere a tali necessità - spiega Simonetta - Dagli ultimi dati che abbiamo raccolto, con riferimento al 2023, risultano essere 3mila ogni settimana le persone alle quali viene prestato aiuto, sotto forma di spesa e cibo».

Numeri impressionanti che fotografano una realtà sociale in costante, lento ma inesorabile peggioramento. «Noi agiamo o tramite i nostri 16 centri di distribuzione dove le persone possono recarsi a ritirare i pacchi alimentari, dietro il pagamento simbolico di un franco, o attraverso la donazione di cibo alle mense per i bisognosi. Nel 2024 intanto apriremo un altro centro. Ovviamente non pensiamo di risolvere un problema che è sempre più grande ma cerchiamo di funzionare come una stampella per quelle famiglie che attraversano momenti difficili». Una missione della quale «siamo molto soddisfatti. Il Tavolino Magico inoltre nacque inizialmente con l’intento di salvare il cibo che altrimenti sarebbe andato buttato. Da lì poi abbiamo sviluppato una rete, in continua crescita e di soostegno per molti».    

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COMMENTI
 

bambinoalto 3 mesi fa su tio
VERGOGNA Caritas e questo Fantozzi. Sfruttare disoccupati su ricatto URC, rivendere a prezzo di boutique quello che viene a loro donato, far pagare per ritirare mobilio sfruttando disoccupati e molto peggio ancora. Si nascondo dietro la foglia di fico della chiesa e non offrono certo beni di necessità perché non avrebbero il loro tesoretto di margine. Altro che mettere in croce migris e coop, che alimentano Tavolino magico. Caritas, raccoglierete quanto seminato... cioè aria fritta

Voilà 3 mesi fa su tio
In quanto al dare lavoro ai disoccupati, ottengono manodopera a basso costo dalla disoccupazione... Associazioni che si danno da fare solo in attività per le quali ricevono sussidi o mandati di prestazione pubblici.

Tracy 3 mesi fa su tio
POVERO TICINO, lo chiedo a Marco Fantoni, sempre che ci legge! : Ma siete sicuri di avere adottata questa strategia ‘’ben precisa’’ come dice Lei, semplicemente perché non volete che le persone vengano identificate come bisognose o in difficoltà (DA CHI LI OSSERVA🤨👀) Non volete che si stigmatizzino quelli che hanno veramente bisogno (e tolgo EVENTUALMENTE come scritto). A questo punto mi sorge una domanda Caro Signor Fantoni; avete chiesto a chi è veramente nel bisogno se loro hanno paura di essere identificati come tali?? Dovrebbe spiegare ai Ticinesi come hanno fatto allora in Svizzera interna, loro, questa domanda se la sono posta oppure siete voi che avete paura di perdere certi privilegi ….. VERGOGNA, a questo punto siete voi che venite bollati, si faccia una riflessione!! 🤷‍♀️

Sinned azzaip 3 mesi fa su tio
Grave gravissimo 😡🤬

Brissago 3 mesi fa su tio
Fantoni i benestanti e ricchi non vengono di sicuro in caritas ad acquistare mobili o vestiti usati! Se non parlavi facevi più bella figura! la realtà che il Ticino sempre nel dimenticatoio sempre più indietro rispetto al resto della Svizzera!

Filippone22 3 mesi fa su tio
Se ne vadino tutti affan….! Tra poco inizierò a non più pagare certe tasse! Scelgo fi vivere! Sono stufo di tirare la cinghia!

Gufo1 3 mesi fa su tio
Un'unteriore dimostrazione che le organizzazioni con sede in Svizzera Interna, come la Berna politica, considerano il Ticino come "quantité negligeable". Eppure, se dessero un'occhiata alla situazione reale (costi degli alimentari identici a quelli d'oltre Gottardo / salari nettamente inferiori), sarebbe proprio il Ticino a dover godere di maggiore attenzione.

Voilà 3 mesi fa su tio
Risposta a Gufo1
Gufo1, la Svizzera interna non c'entra, e la Caritas ticinese che deve prendere l'iniziativa.

Granzio 3 mesi fa su tio
Caritas in Ticino è brava solo ad ingrassarsi. Fantoni provi a mangiarsi un tavolo, un armadio, un paio di pantaloni o una giacca. La storia degli stigmatizzati è una gazzata galattica.

MuccaMilka 3 mesi fa su tio
fatturato di 16.1 milioni nel 2023. :)

Pippopeppo 3 mesi fa su tio
"perché non vogliamo che le persone vengano identificate come bisognose o in difficoltà" che cavolata!!! Perchö quelli che vanno al tavolino magico per la caritas sono benestanti? non ci sono questi mercati in Ticino perché per mantenerli serve dedizione, impegno e lavoro, e magari non sono neanche redditizi per la casta dirigenziale

Baxy91 3 mesi fa su tio
..Caritas solo dove gli conviene .. viste e sentite troppe. È diventato un business. Vergogna.
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