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CANTONEUn cittadino ricorre al Tribunale federale contro i tagli ai sussidi di cassa malati

28.11.23 - 18:54
Il sindacato VPOD interviene a sostegno del ricorrente.
Ti-Press
Fonte Comunciato
Un cittadino ricorre al Tribunale federale contro i tagli ai sussidi di cassa malati
Il sindacato VPOD interviene a sostegno del ricorrente.

BELLINZONA - Il sindacato VPOD si schiera al fianco di un cittadino che ha deciso di fare ricorso contro il Governo. Questo dopo che è stato dato il via libera al decreto esecutivo con oggetto le basi di calcolo per applicare le riduzioni di premi del 2024 in tema di cassa malati. 

«In questi giorni numerose persone del ceto medio hanno ricevuto la prima lettera che riduce i loro sussidi o li annulla per il 2024. I telefoni dell’Amministrazione cantonale e comunale sono caldi. Eppure la modifica di legge che taglia i sussidi cassa malati non è ancora stata approvata dal Parlamento ticinese: inoltre si preannuncia un referendum e una votazione popolare», laa spiegazione del VPOD.

I dettagli - «A tutti parrebbe logico che il taglio potrebbe avvenire solamente tramite la diminuzione delle costanti prevista dalla modifica legislativa contenuta nel messaggio governativo n 8341 relativo al Preventivo 2024 del Cantone Ticino, se e quando ovviamente la modifica supererà il referendum popolare», aggiungono dal sindacato. Ma intanto - il 25 ottobre 2023 - il Consiglio di Stato ticinese «ha deciso tramite decreto esecutivo di applicare per il 2024, tra le basi di calcolo per l'applicazione delle riduzioni di premio dell’assicurazione malattia, la costante per il calcolo del reddito disponibile massimo per le unità di riferimento senza figli del 3.5 e per le unità di riferimento con figli la costante del 4.2, anticipando la modifica di legge del preventivo 2024», prosegue il documento che poi scende nello specifico. «In base all’art. 32a cpv. 2 e 3 della Legge di applicazione della legge federale sull’assicurazione malattie (LCAMal) del 26 giugno 1997 in vigore tali costanti sono rispettivamente del 3.8 e del 4.7, cosa che ha per effetto maggiori riduzioni di premi cassa malati».

Ricorso al Tribunale federale - Da qui dunque arriva il ricorso dove si legge che chi ha presentato ricorso «ha un interesse diretto e concreto a che le basi di calcolo di tali riduzioni non siano modificate arbitrariamente a suo sfavore, producendo una riduzione di premio LAMal più bassa e quindi una perdita finanziaria incontestabile. L'abbassamento delle costanti riduce globalmente la prestazione sociale e danneggia la ricorrente come moltissimi altri aventi diritto».  Secondo il ricorso al Tribunale federale il Consiglio di Stato «non aveva alcun margine per ridurre autonomamente tali costanti a 3.5 e 4.2 tramite il decreto esecutivo del 25 ottobre 2023, nemmeno transitoriamente. La lett. c) dell’art. 1 del decreto esecutivo del 25 ottobre 2023 del Consiglio di Stato è manifestamente contraria alla legge in vigore e lesiva del rispetto del principio di legalità (art. 5 Cost. fed.) e del principio della protezione dall’arbitrio (art. 9 Cost. fed.). Essa esula totalmente dalla competenza del Consiglio di Stato e va quindi annullata. In caso di annullamento dell’art. 1 lett. c del decreto esecutivo del 25 ottobre 2023 da parte del Tribunale federale, dovranno nuovamente essere applicate  le costanti in vigore del 3.8 e 4.7, quantomeno sino all’eventuale entrata in vigore della modifica di legge contenuta nel preventivo 2024, che dovrà comunque superare lo scoglio del referendum».

Con tale ricorso al Tribunale federale il Sindacato VPOD ritiene di tutelare nell’immediato il potere d’acquisto di una fascia importante di persone del ceto medio, che si sono rivolte al sindacato.

 

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