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RANCATE«Lugano? Promesse non mantenute: il precetto esecutivo come mezzo di intimidazione»

14.08.19 - 08:25
Cosa c'è dietro la querelle tra HCL e Mani International SA? Abouzar Rahmani: «Ci sarebbe piaciuto sponsorizzare altri team. L'azienda sta crescendo molto, il futuro non è assolutamente in dubbio»
MANI International SA/TI-Press
«Lugano? Promesse non mantenute: il precetto esecutivo come mezzo di intimidazione»
Cosa c'è dietro la querelle tra HCL e Mani International SA? Abouzar Rahmani: «Ci sarebbe piaciuto sponsorizzare altri team. L'azienda sta crescendo molto, il futuro non è assolutamente in dubbio»

RANCATE - I dati di fatto sono due: Mani International SA non sponsorizzerà più l'HC Lugano e l'azienda non ha alcun problema a livello produttivo. È anzi in rampa di lancio. Questo ci ha assicurato Abouzar Rahmani il quale, incontrato nel nuovo e funzionale - anche se complicato da trovare - stabilimento di Rancate, ha cercato di dare una spiegazione al precetto esecutivo, per un debito di 108'000 franchi, depositato dal club bianconero nei confronti del suo gruppo.

«Il problema con il Lugano? Si tratta esclusivamente di una controversia commerciale - ha raccontato il fondatore e CEO della compagnia - nulla di nuovo o di particolare. Abbiamo chiuso la partnership, l'abbiamo deciso noi, e l'abbiamo notificato con un atto legale. Non vedrete dunque più il nome dell'azienda sulle maglie della squadra».

Inizialmente il legame sottoscritto era previsto su base biennale.
«C'è una disputa in corso e hanno usato il precetto esecutivo come mezzo di intimidazione. In verità hanno fatto delle promesse che poi non hanno mantenuto (fare entrare i prodotti dell'azienda nella grande distribuzione, ndr). Per questo motivo ci siamo rivolti agli avvocati».

Il contratto che legava Mani International SA al Lugano prevedeva che la sponsorizzazione fosse esclusiva.
«Ed era qualcosa che non apprezzavamo. Inizialmente non conoscevamo il mondo dell'hockey, soprattutto in Ticino. Diciamo che ci sarebbe piaciuto poter sostenere altre squadre. È quindi un po' cominciato dalla parte del Lugano un atteggiamento atto a danneggiare il nostro brand. E questa - se così è stato - non l'ho trovata una mossa molto matura ed elegante. Il precetto esecutivo? Abbiamo immediatamente fatto opposizione».

Bisticci con il Lugano a parte, produzione e distribuzione dei prodotti come stanno andando?
«Siamo un'azienda che supporta la salute e lo sport. Abbiamo sponsorizzato il Lugano e vogliamo farlo con altri. Abbiamo appena installato i nuovi macchinari e ricevuto nuovi ordini dalla Svizzera, dalla Francia e dal Benelux. Stiamo crescendo molto. Stiamo assumendo. Insomma, il futuro non è assolutamente in dubbio».

La replica bianconera - Da noi contattato, il Lugano ha preferito non alimentare la polemica, limitandosi a ribadire la propria posizione: «Sebbene l’Hockey Club Lugano non commenti, per principio, le procedure pendenti come quella a cui fa riferimento il sig. Rahmani, avendo perfettamente rispettato gli impegni contrattuali e vista l’importanza della pianificazione finanziaria, al Club corre l’obbligo di precisare che continuerà a tutelare i suoi interessi nelle competenti sedi, non essendo accettabile l’atteggiamento di chi decide unilateralmente di ignorare e disattendere gli impegni contrattuali assunti».

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COMMENTI
 

Mat78 4 anni fa su tio
Se non altro non dovremo più vedere il logo di Mani sul retro della maglia, che oggettivamente stava come un pugno negli occhi...

BarryMc 4 anni fa su tio
Risposta a Mat78
Perfettamente concorde

Mat78 4 anni fa su tio
Se non altro non dovremo più vedere il logo rosso sul retro della maglia, che oggettivamente stav

Meiroslnaschebiancarlengua 4 anni fa su tio
Questo post solo per dare un consiglio al belloccio sulla foto di sinistra. Quando la persona sulla foto di destra fa quella faccia vuol dire che sta per mordere (il mio Rex fa la stessa cosa).

occhiaperti 4 anni fa su tio
Personalmente non posso immaginare che la signora Mantegazza, risp. HCL, non abbia interamente soddisfato la sua parte del contratto, piutosto penso che la signora Mantegazza non si lascia prendere in giro di una persona che forse si vuole comportare di "cafonello".

Frankeat 4 anni fa su tio
Comunque vada, non è una bella immagine per nessuna delle due parti in causa. La classica "lose-lose situation" (si può dire?)

vulpus 4 anni fa su tio
Purtroppo succedono di queste cose, quando lo sport non è più gestito come sport ma come azienda commerciale .
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