Presentata solo dodici mesi fa come Silver Sponsor del club bianconero, l'azienda che commercia prodotti alimentari non ha fin qui pienamente rispettato gli impegni presi
LUGANO - Una stagione non proprio proficua e poco più. Tanto potrebbe essere durata la collaborazione tra l'HC Lugano e MANI International SA. Accolta tra i Silver Sponsor del club ticinese lo scorso mese di settembre, l'azienda che si occupa di acquistare, vendere e commerciare prodotti alimentari - e che ha visto stampare il suo nome a caratteri cubitali sulle maglie dei bianconeri - è infatti rimasta "indietro con i pagamenti".
La società guidata da Vicky Mantegazza vanta un credito di circa 108'000 franchi nei confronti del gruppo di Abouzar Rahmani. Tale cifra ha spinto la presidente a rivolgersi all'Ufficio Esecuzione tanto che, secondo nostre fonti, un precetto esecutivo sarebbe già stato depositato il 6 agosto. Molto vicina potrebbe essere, a questo punto, la chiusura del contratto di collaborazione tra le parti, inizialmente firmato su base biennale.
I problemi con l'HC Lugano, che da noi contattato ha preferito non rilasciare dichiarazioni ufficiali in merito alla vicenda, sono un fatto isolato oppure sono una preoccupante consuetudine per MANI International SA? Dalla sede luganese dell'azienda non sono arrivate repliche alle nostre sollecitazioni. Nessun movimento si è notato pure allo stabilimento produttivo di Rancate, la Domani Food SA, che conta una ventina di dipendenti. Le sorti del gruppo, insomma, preoccupano non poco.
Abouzar Rahmani ha preso posizione riguardo alla querelle con il club bianconero: «Lugano? Promesse non mantenute: il precetto esecutivo come mezzo di intimidazione»