Le accuse sollevate a suo carico non sono state ritenute credibili. Riconosciuta un'indennità parziale di 165'520 franchi
LOCARNO - È stato prosciolto l’infermiere italo-rumeno, residente oltre confine, finito alla sbarra con l’accusa di abusi sessuali su due pazienti presso la clinica Santa Croce di Orselina.
Le accuse sollevate a suo carico - come riferisce la Rsi - non sono state ritenute credibili. Il 48enne riceverà anche un’indennità parziale di 165’520 franchi.
Gli episodi contestati all'infermiere erano quattro, attribuiti al periodo tra febbraio e maggio del 2015, all'interno del reparto protetto della clinica, quello destinato alle cure acute. Per il 48enne la procuratrice pubblica Pamela Pedretti aveva richiesto una pena di 2 anni e 9 mesi di detenzione, più 5 anni di interdizione dal lavoro a contatto con i pazienti.
L’imputato ha sempre negato ogni accusa.