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Nelly Morini, scrittrice in fuga dalla solitudine, aveva raccontato la sua storia a Tio/20 Minuti. Negli scorsi giorni è stata travolta da manifestazioni di calore
ASCONA – Aveva accettato di raccontare la sua solitudine, a pochi giorni da Natale. Nelly Morini, donna sulla settantina, di Ascona, aveva pure rivelato quale fosse la sua medicina. La scrittura. Grazie ai libri da lei scritti e pubblicati stava riuscendo piano piano a reinserirsi nella società. La sua vicenda, pubblicata da Tio/20 Minuti, non ha lasciato indifferenti i ticinesi. Anzi. «Sono commossa di fronte all'ondata di inviti, telefonate, messaggi, lettere e regali ricevuti. Non avrei mai creduto che un articolo sulla mia storia potesse suscitare una simile reazione».
Non ha più i genitori. Non ha fratelli. E non ha figli. Nulli i rapporti con gli altri parenti. Nelly si era definita una persona a rischio di isolamento sociale. Quello di quest'anno, per Nelly, è stato un Natale diverso. Pieno di affetto. «Da anni non vivevo un Natale simile. La sera della vigilia sono stata da una vicina di casa, che ha una famiglia numerosa. È stato bellissimo, magico. Il giorno del 25 ho voluto stare un po' per conto mio. Avevo bisogno di raccoglimento. Tutto questo amore mi aveva spiazzata. Allo stesso tempo il fatto di sapere di avere tante persone di cuore pronte a stare con me mi ha fatta sentire speciale».
Sprizza riconoscenza da tutti i pori, Nelly. «Sono stata invitata a Coira, sul Lago di Como... E ho ricevuto anche tanti doni. Una persona mi ha lasciato un bellissimo libro di Massimo Gramellini nella buca delle lettere. Un'altra mi ha regalato uno squisito sugo di pomodoro fatto in casa. Altre ancora mi hanno chiesto di vederci nei mesi a venire. Altre per Capodanno. La generosità d’animo esiste ancora».
