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ASCONALa donna senza parenti: «Io, a rischio di isolamento sociale»

20.12.18 - 08:45
Nelly Morini è una pensionata sola, diventata scrittrice per caso. I suoi libri l’hanno salvata dal buio. A pochi giorni dal Natale, si racconta
La donna senza parenti: «Io, a rischio di isolamento sociale»
Nelly Morini è una pensionata sola, diventata scrittrice per caso. I suoi libri l’hanno salvata dal buio. A pochi giorni dal Natale, si racconta

ASCONA -  «A volte sento in televisione di un anziano trovato in casa morto da tempo. E mi dico che quell’anziano un giorno potrei essere io». Nelly Morini è una bella signora sulla settantina che vive al quinto piano di una palazzina della periferia di Ascona. È figlia unica, non si è mai sposata e praticamente non ha parenti. Una vita passata a lavorare per l’Ente Turistico locarnese, poi la pensione. Nel frattempo, la morte e la malattia colpiscono le sue più care amiche. «Ho attraversato anni bui – ammette – , in solitudine. Mi hanno salvata i miei libri. Ho iniziato a scrivere di me ed è stato terapeutico».

Ha già realizzato cinque romanzi – In una Svizzera sempre più confrontata con il fenomeno dell’isolamento sociale, la storia di Nelly è simbolica. A raccontarla è la stessa signora, a pochi giorni dal Natale, il momento più avvilente dell’anno per chi vive una condizione di solitudine. Dopo la pensione, Nelly si è trasformata in scrittrice e ha pure ricevuto alcuni premi letterari. Dal 2014 ha già sfornato quattro romanzi. Il quinto è in stampa e uscirà a primavera 2019.

Un pizzico di giallo – A pubblicarglieli è una casa editrice viareggina. «All’inizio scrivere era solo un modo per sfogare la mia tristezza e la mia solitudine – racconta –.  Poi, mi sono accorta di avere un buon riscontro dai lettori. Ci infilavo quel pizzico di giallo che intrigava. Dal secondo libro in poi ho aperto le porte alla fantasia, niente più riferimenti autobiografici».

Una storia come tante -  Nelly è una donna sola. E parla apertamente della sua solitudine. «L’ho raccontata anche a quelli della trasmissione televisiva Falò, quando sono venuti a intervistarmi», ricorda. La sua è una storia come tante, che diventa particolarmente struggente quando si avvicinano le festività. «È il periodo dell’anno che più mi da tristezza. Perché mi mancano le mie amiche e le persone care».

L’amore che “ustiona” – Nelly non ha figli e confessa di non avere mai avuto un grande istinto materno. «Amo molto gli animali e fino allo scorso anno mi sono presa cura della cagnolina di una cara amica. Ora anche lei non c’è più. Per quanto riguarda l’amore, sono rimasta “ustionata” anni fa e ho sofferto moltissimo. Le scottature fanno male e non ho voluto riprovarci».

Le domeniche tristi – Il momento della settimana più delicato per Nelly è la domenica. «Un tempo uscivo quasi tutte le domeniche a pranzo o per un’escursione in montagna con due amiche. Purtroppo entrambe sono venute a mancare. A volte trascorro intere giornate senza scambiare una parola con nessuno. Non mi piace uscire da sola, se non per fare qualche breve passeggiata o andare a teatro. Abito in un grande caseggiato, ma conosco poche persone. Le amiche strette le ho praticamente perse tutte. Due si sono ammalate senza speranza di guarigione e andarle a visitare mi rattrista ogni volta».

Una nuova vita – Una lunga serie di episodi ha dunque portato Nelly ai confini della società. La scrittura le ha permesso di riavvicinarsi al resto del mondo. «Si, perché per presentare i miei libri, devo uscire per forza. E in quelle occasioni ho potuto conoscere persone nuove, mi sto rifacendo pian piano un giro di amicizie. I libri e la scrittura mi stanno ridando la vita».

Emozioni forti – Nelly è una donna ipersensibile. A tratti può sembrare ombrosa, permalosa. «Ma in realtà, in quei momenti sto rimuginando. Sono una che pensa in continuazione, le parole mi feriscono facilmente, sono emotiva. E mi commuovo quando la gente si accorge che esisto. Ad esempio, di recente sono stata via una settimana, sono partita alla chetichella senza dirlo a nessuno e una sera ho ricevuto, a sorpresa, un messaggio da un’inquilina del palazzo in cui abito. Mi chiedeva se stessi bene poiché vedeva la mia vettura ferma da giorni e la luce sempre spenta nel mio appartamento. È stata una sorpresa bellissima».

Il futuro – Nelly guarda al suo futuro con una certa oggettività. «Adesso sto bene, ma fra dieci o quindici anni? Io mi sono già premunita. Mi sono informata presso alcune case protette, luoghi in cui c’è sempre qualcuno che fa capolino per chiederti se stai bene, se ti occorre qualcosa. È lì che forse mi sistemerò, potrebbe essere una soluzione».

 

Natale in compagnia per le persone sole  

Nella Svizzera italiana sono molteplici le iniziative per le persone sole il giorno di Natale. Qualche esempio? A Bellinzona la Città organizza ogni anno un pranzo con pomeriggio ricreativo. L’appuntamento sarà al Centro Al Ciossetto di Sementina (iscrizioni allo 058 203 13 20). A Lugano il Kiwanis Club ripropone un appuntamento analogo, stavolta al capannone di Pregassona (079 685 94 64). Sempre a Lugano sono previsti un pranzo e una giornata ricreativa coordinati da fra Martino Dotta presso il centro Bethlehem (091 605 30 40). A Mendrisio, invece, ci si incontrerà al Ristorante Anatolia di Piazzale alla Valle (iscrizioni allo 058 688 31 40).

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