Un'interpellanza polemizza sui tempi dell'intervento dello scorso 8 ottobre: «Un banale caso del genere si sarebbe potuto risolvere in poco tempo dagli impiegati stessi del LASA»
AGNO - Non nasconde una certa vena polemica l'interpellanza sottoscritta da Demis Fumasoli (PC) e dai socialisti Simona Buri, Raoul Ghisletta, Marco Jermini e Tessa Prati riguardante l’incidente aviatorio avvenuto presso l'aeroporto di Agno lo scorso 8 ottobre.
Secondo i firmatari, infatti, parrebbe che a togliere d’impiccio le maestranze presenti all’aeroporto, sia stato Touring Club Svizzero. «Nulla di male - recita lo scritto inviato al Municipio di Lugano -, se non fosse che l’intervento del TCS (visibile in rete), è stato semplicemente sollevare la ruota danneggiata con un semplice “cric” (sollevatore idraulico per auto)».
«Di investimenti, anche per la sicurezza, da Lugano-Ariport SA ne sono stati fatti parecchi - prosegue l'interpellanza -. Un banale caso del genere si sarebbe potuto (e dovuto!) risolvere in poco tempo dagli impiegati stessi del LASA, senza quindi dover cancellare (come successo) voli da e per Zurigo. Sembrerebbe che qualcuno abbia negato l'intervento».
Qui di seguito le domande poste al Municipio:
1. È corretto dire che l’intervento degli operatori dello scalo è stato bloccato? Se si, da chi? Se no, come mai non sono intervenuti?
2. Nel caso dovesse succedere un incidente con aerei di linea, saremmo pronti all’intervento?
3. Quanto tempo è rimasto chiuso lo scalo? Si può quantificare la perdita?