Una donna commette reato in un parcheggio e chiede immediatamente lo stralcio. Mossa vana. L’esperto: «Siamo comunque in possesso dei dati dell’utente. E possiamo fornirli alla polizia»
CAMORINO – È entrata ad alta velocità in un parcheggio sotterraneo. Ha aggredito verbalmente e fisicamente un signore presente. E in seguito, probabilmente per la paura di essere identificata, è subito corsa alla Sezione della circolazione di Camorino per farsi stralciare dall’elenco online delle targhe. Nel giro di 24 ore, il suo nome è di fatto sparito dal registro. È il retroscena dei fatti verificatisi la scorsa settimana presso un centro commerciale di Sant’Antonino.
I dati non spariscono del tutto – La mossa della donna, tuttavia, è stata inutile. La persona aggredita era comunque riuscita ad annotare il suo numero di targa. E i dati della donna, nonostante lo stralcio, restano comunque per legge in possesso delle autorità. Non solo. In caso di denuncia, come nella circostanza specifica, possono essere forniti agli inquirenti. «È così – conferma Aldo Barboni, capo della Sezione della circolazione –. Negli ultimi 8 anni circa 70.000 persone in Ticino hanno chiesto lo stralcio dall’elenco delle targhe. Ma questo non significa che se commettono un reato, risultino irreperibili alle autorità».
Voglia di privacy – La possibilità di fare togliere il proprio numero di targa, con relativo nominativo, dall’elenco è subentrata nel 2002. E se nei primi 15 anni, la cifra delle persone che hanno chiesto lo stralcio è stata piuttosto contenuta (circa 15.000 utenti), altrettanto non si può dire per gli ultimi 7-8 anni. «Quasi 10.000 ticinesi ogni anno ci chiedono lo stralcio. Complessivamente, dal 2002 a oggi, “se ne sono andati” in 86.000. Lo fanno soprattutto per questioni legate alla privacy. Magari vogliono sentirsi più anonimi mentre circolano sulla strada».
Boom di veicoli – Va anche detto che, nel frattempo, il numero di veicoli in circolazione in Ticino è cresciuto di molto. «Quindi il boom di stralci va contestualizzato e rapportato ai circa 327.000 veicoli motorizzati presenti sul territorio». Solitamente la richiesta di stralcio avviene scaricando un formulario dal sito online della Sezione della circolazione e ritornandolo poi, firmato e compilato, all’autorità. Ma c’è anche chi, per accelerare le cose, si presenta direttamente allo sportello.
Di fronte alla legge non si scappa – L’elenco online delle targhe (quello cartaceo in Ticino è sparito nel 2006) è presente anche in altri Cantoni. Il trend legato agli stralci è più o meno simile. «Una cosa è certa – conclude Barboni –. Ci si rende irreperibili di fronte alla gente comune e ai curiosi. Ma assolutamente non all’autorità. In casi particolari e motivati, noi siamo tenuti a trasmettere i dati dell’utente alla polizia».