È in cerca di un’altra location un evento estivo pensato anche per valorizzare il quartiere cittadino. Il promotore: «Un'occasione persa»
LUGANO - Una spettacolare gara di tuffi per valorizzare il Sentiero di Gandria, il Sasso e lo stesso villaggio? Era prevista per il prossimo mese di luglio, ma non potrà andare in scena. Perlomeno in quel luogo. «L’associazione proprietaria del Sasso ha negato il permesso di organizzare l’evento» ci dice con rammarico il promotore Max Bartolini, che di recente ha infatti ricevuto la risposta negativa dalla Società ticinese per l’arte e la natura (STAN). Il motivo? «Riteniamo che qualsiasi evento pubblico - si legge nello scritto - sia invasivo in questo luogo di pregio naturalistico e protetto, poiché causerebbe un’accresciuta pressione antropica. Il conseguente degrado metterebbe in pericolo il prezioso equilibrio naturalistico esistente nella località del Sasso di Gandria».
Benefici e visibilità - Per Bartolini si tratta di un’occasione persa, in quanto l’evento sportivo avrebbe potuto portare un beneficio economico a diverse attività: «Ne avrebbero approfittato i diversi commerci nella zona di Gandria, ristoranti, hotel e grotti, la Società di navigazione Lago di Lugano, i vari noleggi di imbarcazioni e i mezzi pubblici» afferma. E parla anche di visibilità per il Sentiero di Gandria.
Oltre la natura - Ma si tratta soltanto di preoccupazione per l’equilibrio naturalistico del Sasso di Gandria? Il promotore Bartolini ritiene, da parte sua, che la STAN tema piuttosto un’eventuale responsabilità nel caso che un atleta si infortunasse. «Dal punto di vista assicurativo saremmo stati coperti» dice il promotore.
Altri luoghi - Lo spettacolo sportivo potrebbe ora andare in scena altrove, sempre sulle rive del Ceresio. Attualmente il promotore sta infatti valutando una possibile location in centro a Lugano, oppure a Campione d’Italia o Porlezza. «Ma sarebbe un peccato spostare un evento del genere in Italia» conclude Bartolini.