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BELLINZONAMartignoni: "Mi sposo in Municipio, vi spiego perché"

21.07.11 - 17:48
Brenno Martignoni festeggerà sabato il suo matrimonio con cena a Palazzo Civico: " Il mio matrimonio è a metà tra privato ed istituzionale"
Foto FVR/M. Franjo
Martignoni: "Mi sposo in Municipio, vi spiego perché"
Brenno Martignoni festeggerà sabato il suo matrimonio con cena a Palazzo Civico: " Il mio matrimonio è a metà tra privato ed istituzionale"

BELLINZONA - Le direttive che dispongono la concessione delle sale e degli spazi del palazzo civico di Bellinzona recitano: “Si deve considerare prioritariamente il ruolo istituzionale e rappresentativo dell’edificio, in nessun modo un’occupazione deve ledere questo elemento di fondo”.

Si tratta di una premessa e non di un obbligo. Tanto basta però per suscitare polemiche e reazioni scettiche alla decisione del sindaco di Bellinzona, Brenno Martignoni, di festeggiare, sabato prossimo, il suo matrimonio con Stefania Polti, nelle sale del Municipio con tanto di cena.  Festeggiamenti che per un giorno stravolgeranno alcune sale del Municipio, già liberate dal consueto mobilio e addobbate con tavoli, sedie, cucina, palco e tutto quello che serve per un bel matrimonio.

Abbiamo sentito telefonicamente il sindaco che spiega così le sua ragioni, per un evento (festa di matrimonio nel Municipio) che ha il sapore dell’esclusiva:

Come mai ha scelto di festeggiare il suo matrimonio nelle sale del Palazzo Civico ?
"In un primo momento, la cena nuziale era stata programmata al ristorante Prisma con l’installazione di un capannone in caso di pioggia. Vista la situazione meteo che prevede temporali, abbiamo dovuto mettere in atto il piano B, quindi l’uso della sala del municipio, di quella del consiglio comunale e della sala patriziale. Abbiamo optato per il piano B già da subito. Abbiamo  ottenuto la messa a disposizione in rispetto al regolamento e a quei parametri validi per un normale cittadino".

La premessa del regolamento consiglia tuttavia un utilizzo di carattere istituzionale delle sale. Cosa pensa?

"Ecco, per questo evento, effettivamente siamo un po’ a cavallo tra le due cose, da un lato potrebbe essere un evento puramente privato, dall’altro mi sembra che, anche per la connotazione data dai media ultimamente, c’è un aspetto pubblico dovuto al fatto che sono il sindaco. In ogni caso, noi, come Municipio, da tempo mettiamo a disposizione le sale del palazzo civico e quella del patriziato per usi privati. Di recente, hanno usato le sale la Bsi per il Montebello Festival, oppure la BMW per ricevimenti aziendali come pure il Credit Suisse".

Non pensa che un matrimonio è cosa diversa, soprattutto se a farlo è il Sindaco? Probabilmente c’è chi ha immaginato che volesse attrarre eccessivamente l’attenzione su di sé?

"Mi dispiace se è stato visto come un modo per attrarre l’attenzione su di me. Io non ho pensato a questo, anzi c’è il rincrescimento per non poter tenere la festa al Prisma, all'interno dell'ampio giardino, con gli allestimenti realizzati dal gerente. D’altra parte proprio perché si tratta di un piano B, lo stiamo perseguendo in modo tale da realizzare la stessa cosa.. Se adesso stiamo suscitando queste polemiche o dubbi mi dispiace davvero. Sono contento di poter spiegarlo, affinché non ci siano cattive insinuazioni.  Questo evento, per me, è una festa".

Ha pagato per la concessione delle sale?

"Io naturalmente ho fatto quello che farebbe un normale cittadino, quindi fatturazione delle sale e fatturazione di tutte quelle prestazioni e servizi pubblici come il lavoro di dipendenti e collaboratori. La messa a disposizione di ogni sala ammonta a 500 fr., più l’uso dei servizi pubblici dei collaboratori che viene fatturato su base oraria. Alla fine si farà un totale dei servizi.  Ovviamente è tutto a mio carico, non ho ancora pagato perché non mi hanno ancora fatturato la spesa, ma corrisponderò subito dopo. Penso che ci sarà una fatturazione importante. Non mi limiterei ai 500 fr. per sala, perché c’è stato un importante aiuto dei collaboratori".

Salvatore Medici

Foto FVR/M. Franjo

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