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I resti umani ritrovati settimana scorsa nei boschi di Sessa potrebbero portare a Boi Ngoc, la 17enne scomparsa dieci mesi fa dalla sua casa di Svitto
SESSA - Il caso di Boi, la ragazza di origini asiatiche scomparsa dalla sua casa del canton Svitto dieci mesi fa è ancora insoluto.
La diciassettenne uscì di casa presto quel giorno. Era un mattino d'estate, il 7 agosto dell'anno scorso. Ai genitori aveva detto che era intenzionata ad andare a Zurigo, nei dintorni dell'azienda dove Boi svolgeva il suo tirocinio, la Musik Hug.
Da quel giorno, però Boi non è più tornata gettando nello sconforto e nell'angoscia tutta la famiglia Nguyen. Allora il padre 57enne Ngot Thi Nguyen aveva raccontato che la figlia parlava spesso della sua intenzione di andare in Ticino, dove, in occasione di una gita scolastica, aveva conosciuto un giovane del cantone Argovia.
Dal Ticino la polizia cantonale aveva diramato un annuncio di scomparsa. E' infatti nel nostro cantone che portano le ricerche di una ragazza sparita nel nulla, nonostante gli appelli sulla rete e su Chi l'ha visto.
Al programma diretto da Federica Sciarelli alcune segnalazioni portarono a Ponte Tresa e a Sessa. Un impiegato del campeggio della località malcantonese aveva raccontato di avere visto la giovane vietnamita accompagnata da un uomo vestito di nero. Ed è proprio in quella zona, nella frontiera boschiva tra Italia e Svizzera che si perdono le tracce di Boi ed è proprio in quella zona che una settimana fa un escursionista ha trovato i resti di uno scheletro.
"L'identificazione è difficile - ha riferito il capo della Scientifica Emilio Scossa-Baggi al quotidiano Blick - e non siamo ancora in grado di stabilire se le ossa appartengono a una donna o a un uomo". Resti che stati ritrovati distribuiti sul terreno, "forse perché sono stati rimossi da animali selvatici. Non ci resta che aspettare i risultati provenienti dall'istituto di medicina legale".
Intanto la polizia criminale ticinese ha informato i colleghi svittesi che in Ticino hanno spedito due investigatori per prestare aiuto al lavoro degli agenti in Ticino. Florian Grossmann, portavoce della polizia cantonale di Svitto, ha inoltre aggiunto, "che la famiglia di Boi è stata informata. In tutti i casi speriamo con tutto il cuore che il cadavere rinvenuto non sia quello di Boi".
Foto d'apertura: Keystone / Polizia Cantonale Svitto
