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TICINONove candidati senza casellario giudiziale? il Ghiro fa ricorso

23.02.07 - 11:23
Giorgio Ghiringhelli: "La legge deve essere uguale per tutti".
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Nove candidati senza casellario giudiziale? il Ghiro fa ricorso
Giorgio Ghiringhelli: "La legge deve essere uguale per tutti".

BELLINZONA - "Se la legge deve essere rispettata alla lettera per certi piccoli partiti allora ciò vale anche per i 9 candidati di cinque liste che alla scadenza del termine non avevano ancora presentato l'estratto del casellario giudiziale". Giorgio Ghiringhelli è deciso e determinato a portare avanti la sua battaglia contro quello che definisce  un atteggiamento "talebano" da parte del Governo, reo di aver stralciato la candidatura di Dante Davide Scolari e di aver invece ammesso nove candidati in ritardo  con la presentazione di un documento essenziale, come appunto il casellario giudiziale.

Un'ingiustizia, secondo il Guastafeste, proprio amara da digerire, tanto che ha deciso di fare ricorso al Consiglio di Stato contro tale decisione.

"La candidatura di Dante Davide Scolari - ricorda Giorgio Ghiringhelli - era stata presentata in tempo utile, e accompagnata sia dalla dichiarazione di accettazione e dall’estratto del casellario giudiziale del candidato e sia da una dichiarazione della prima proponente della lista. Malgrado che quest’ultima fosse stata espressamente autorizzata dai proponenti della lista, in base all’articolo 59 LEDP,  'ad agire e firmare in loro nome' , il CdS con eccesso di formalismo e senza che alcun articolo di legge lo imponesse chiaramente, ha interpretato la legge a suo piacimento  e ha preteso che la candidatura di Scolari fosse supportata dalle firme di almeno 50 proponenti della lista, provocando così de facto l’esclusione di Scolari".

Insomma per Ghiringhelli il Governo è stato "irremovibile e 'talebano' nel pretendere il rispetto letterale della legge, ma nello stesso tempo ha infranto una chiara e non interpretabile norma della legge per ammettere nove candidati in ritardo con la presentazione di un documento essenziale".

"Ragionando con il buon senso - continua il Guastafeste - si potrebbe anche capire e condividere la decisione governativa, ma allora tale buon senso deve essere applicato per tutti e in tutti i casi e non solo quando fa comodo o quando ci sono di mezzo gli interessi di partiti più grossi e, come nel caso in questione,  di partiti governativi.  Da qui il presente ricorso che mira soprattutto a ripristinare una parità di trattamento per tutte le liste elettorali e tutti i candidati , al motto di “dura lex sed lex”".



 

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