«È inaccettabile che la Svizzera preferisca dare soldi all'Unione europea piuttosto che investirli nella propria sicurezza»
VOLKETSWIL - L'Unione democratica di centro (UDC) raccoglie firme per il referendum contro il recepimento della Direttiva dell'Ue sulle armi. È inaccettabile che la Svizzera preferisca dare soldi all'Unione europea piuttosto che investirli nella propria sicurezza, ha dichiarato oggi il consigliere nazionale democentrista bernese Adrian Amstutz durante l'assemblea dei delegati del partito a Volketswil (ZH).
Amstutz ha criticato la maggioranza del Consiglio federale e del parlamento, che "per paura dell'UE" vogliono inasprire il diritto elvetico in materia di armi.
La Svizzera deve attuare la modifica della legge vigente entro fine maggio 2019 altrimenti rischia la fine della collaborazione in ambito Schengen/Dublino. L'UE aveva inasprito il diritto sulle armi nei suoi paesi membri dopo gli attentati di Parigi del novembre 2015.
Le Camere federali hanno appianato la bozza del governo in diversi punti per tener conto delle specificità elvetiche e della tradizione di tiro. Ciononostante la Comunità di interessi del tiro svizzero (CIT) ha annunciato il lancio di un referendum, che gode del sostegno dell'UDC.
"Con il nuovo diritto vengono condannati svizzeri integri e viene ulteriormente promossa l'incertezza", ha sostenuto Amstutz, aggiungendo che la maggioranza dei politici elvetici preferisce dare seguito alle richieste dei funzionari dell'UE piuttosto che fornire sicurezza alle persone in Svizzera contro minacce dall'interno e dall'esterno.
Il consigliere nazionale bernese si è anche espresso a favore dell'acquisto di nuovi sistemi di armamento per l'esercito svizzero: questa misura indispensabile per la protezione della popolazione viene continuamente rinviata dalla maggioranza del Consiglio federale e del parlamento per mancanza di soldi. Al contempo però - ha criticato - si regalano miliardi all'UE.
Altri temi - I delegati dell'UDC hanno festeggiato oggi a Volketswil (ZH) i cinquant'anni della fondazione della sezione giovanile del partito. Ma i temi al centro dell'assemblea erano la libertà e la sicurezza. Un'ultima volta prima delle votazioni federali del 25 novembre i delegati sono stati persuasi dell'importanza dell'iniziativa per l'autodeterminazione.
"Abbiamo davanti a noi le quattro settimane più importanti", ha dichiarato il presidente democentrista Albert Rösti lanciando un appello ai delegati perché lottino ancora con ogni mezzo per convincere la gente. Si tratta della semplice questione di chi comanderà in futuro in Svizzera. "Con l'iniziativa sull'autodeterminazione abbiamo in mano noi la situazione."
Come oratori si sono presentati quasi tutti i maggiori esponenti del partito. Il consigliere nazionale zurighese Roger Köppel ha sostenuto che il piano degli oppositori all'iniziativa, denominata ufficialmente "Il diritto svizzero anziché giudici stranieri", è di affossare la democrazia diretta.
Da parte sua l'ex consigliere federale Christoph Blocher ha affermato che funzionari, politici e giudici strappano la legislazione ai cittadini. "La libertà - ha dichiarato - non deve continuamente essere limitata attraverso obblighi, le leggi devono difendere la libertà invece che togliercela".
Blocher ha anche criticato il Tribunale federale. Quest'ultimo è stato creato per tutelare la libertà, "ma oggi questi giudici in caso di dubbio si mettono sempre dalla parte dello Stato." La salvaguardia della libertà e della sicurezza restano pertanto un compito di rilievo per l'UDC.
Anche il consigliere federale Ueli Maurer ha dedicato il suo discorso ai temi della libertà e della sicurezza, ispirato da una scritta letta per strada: "il segreto della felicità è la libertà, e il segreto della libertà è il coraggio". "Queste parole riflettono esattamente la nostra storia", ha affermato ricordando che la Svizzera ha da sempre dovuto lottare per la propria libertà e che a questo scopo è sempre stata necessaria audacia.
I valori della Svizzera sono la libertà e l'indipendenza: "ma per difendere tali valori serve coraggio". Per questo motivo Maurer ha detto di sperare che anche in futuro tra la popolazione vi saranno persone che si impegnano attivamente.
L'assemblea odierna era stata organizzata dai Giovani UDC che hanno festeggiato il mezzo secolo di esistenza. In questa occasione è stata presentata la "Carta delle generazioni" con cui la sezione giovanile del partito si impegna a "garantire la continuità dell'eredità della generazione più anziana".