Il Dipartimento federale degli affari esteri insiste sulla necessità di un'inchiesta rigorosa e trasparente sulla morte del giornalista
BERNA - La Svizzera è «profondamente preoccupata» per la morte del giornalista saudita Jamal Khashoggi e auspica, «il più rapidamente possibile risposte alle questioni in sospeso». Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) convocherà dopodomani l'incaricato d'affari saudita a Berna.
Sarà la terza convocazione dall'inizio del mese. Il DFAE insisterà sulla «necessità di un'inchiesta minuziosa, rigorosa e trasparente riguardo alle circostanze del decesso», ha indicato oggi a Keystone-ATS. Il Dipartimento non si è espresso sulle presunte circostanze della morte del giornalista.
Di fronte alle richieste sempre più pressanti di chiarimenti da parte della comunità internazionale, l'Arabia saudita ha indicato ieri sera che Khashoggi è stato ucciso - «in una colluttazione» - nel consolato saudita di Istanbul.
Interrogato su eventuali sanzioni, il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha spiegato che quelle del Consiglio di sicurezza dell'Onu sono vincolanti per tutti i membri delle Nazioni Unite, quindi anche per la Confederazione. Il Consiglio federale ha inoltre la facoltà di adottare le sanzioni prese dal principale partner economico della Svizzera, ossia l'Ue. «La decisione sarà presa sulla base di una valutazione dei vari interessi», precisa il DEFR.
Da parte sua il Dipartimento federale delle finanze (DFF) conferma che Ueli Maurer, che sarà presidente della Confederazione nel 2019, intendeva compiere un viaggio in Arabia saudita con una delegazione della piazza finanziaria. Tuttavia, visti i recenti accadimenti, l'iniziativa viene «riesaminata».