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SVIZZERA«No all'inasprimento dei controlli alle fondazioni religiose»

27.04.18 - 14:45
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati ha respinto all'unanimità una mozione presentata dalla consigliera nazionale Doris Fiala
Keystone
«No all'inasprimento dei controlli alle fondazioni religiose»
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati ha respinto all'unanimità una mozione presentata dalla consigliera nazionale Doris Fiala

BERNA - Per la Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (CAG-S) non vi è alcuna necessità di precisare i criteri di sorveglianza delle fondazioni ecclesiastiche/religiose per aumentare la trasparenza e prevenire i rischi. Ha quindi respinto all'unanimità una mozione presentata dalla consigliera nazionale Doris Fiala (PLR/ZH), che chiedeva di procedere a questi controlli e di sottoporre se necessario tali fondazioni a vigilanza statale.

Nell'atto parlamentare, la zurighese chiedeva al governo di descrivere precisamente i criteri di sorveglianza di queste fondazioni specificando in particolare le prescrizioni relative allo scopo della fondazione, all'indipendenza e alla trasparenza, nonché al ricorso a un ufficio di revisione.

Il Consiglio federale veniva inoltre invitato a emanare sanzioni, incluso lo scioglimento della corporazione/personalità, per far rispettare l'obbligo di iscrizione nel registro di commercio.

In un primo tempo la CAG-S si era pronunciata in favore della mozione, sostenuta anche dal governo. Ma le ha rinviato il testo proponendo alcune modifiche. Dopo aver ascoltato le comunità religiose interessate, la commissione ha cambiato opinione, concludendo che le misure auspicate dalla mozione non portano all'obiettivo perseguito di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo.

È quindi tornata sui propri passi, proponendo ora al Consiglio degli Stati di respingere la mozione Fiala.

Un anno fa il Consiglio Nazionale aveva invece tacitamente accolto la proposta della zurighese.

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