BERNA - Swissmem raccomanda di votare "no" all'iniziativa popolare dei Verdi "Per un abbandono pianificato dell'energia nucleare" su cui popolo e cantoni saranno chiamati a pronunciarsi il prossimo 27 novembre.
Secondo l'organizzazione padronale dell'industria delle macchine, elettrotecnica e metallurgica, "un'uscita prematura e costosa dall'atomo costituirebbe un'azione avventata che ostacolerebbe la sicurezza dell'approvvigionamento delle economie domestiche e delle aziende".
A suo avviso, in caso di "sì" all'iniziativa, circa il 15% della produzione svizzera di elettricità verrebbe a mancare nell'inverno 2018 senza essere sostituita.
La modifica costituzionale prevede lo spegnimento delle centrali nucleari di Beznau I e II (AG) e di Mühleberg (BE) già nel 2017, ovvero l'anno seguente l'eventuale accettazione del testo. Gli impianti di Gösgen (SO) e di Leibstadt (AG) verrebbero disattivati rispettivamente nel 2024 e nel 2029, ossia 45 anni dopo la loro messa in esercizio.