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SVIZZERAL'omicida di Lucie rischia l'internamento a vita. È iniziato il processo

28.02.12 - 08:50
La vicenda aveva scosso l'intera Svizzera. Si è aperto alle 8.15 a Baden il processo al giovane Daniel H. che nel marzo del 2009 uccise barbaramente Lucie Trezzini
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L'omicida di Lucie rischia l'internamento a vita. È iniziato il processo
La vicenda aveva scosso l'intera Svizzera. Si è aperto alle 8.15 a Baden il processo al giovane Daniel H. che nel marzo del 2009 uccise barbaramente Lucie Trezzini

BADEN - C'era grande attesa questa mattina davanti alla sala comunale di Untersiggenthal dove si svolgerà il processo nei confronti di Daniel H. il disoccupato che nel marzo del 2009 uccise in modo violento la 16enne Lucie Trezzini. Solitamente i processi a Baden si celebrano nell’aula delle udienze del Tribunale, ma visto il grande interesse di pubblico, si è deciso di spostare il tutto nella sala comunale di Untersiggenthal.

Dalle prime ore dell'alba fotografi, cameramen, giornalisti e curiosi erano in attesa di entrare nella sala e assistere a quello che già è stato definito un processo fortemente mediatizzato. Portali Internet come 20minuten e Blick hanno già adeguato il layout della loro homepage al caso che terrà banco per almeno due giornate, e seguiranno in diretta le tappe di questo processo. Le porte della sala comunale si sono aperte attorno alle 8, e poco dopo - verso le 8.15 - si è aperto ufficialmente il processo.

Daniel H. rischia l'ergastolo e l'internamento a vita. L'accusato, un 28enne pregiudicato per un delitto violento, si trova in detenzione preventiva sin dal suo arresto nel marzo 2009. Durante le indagini ha detto agli inquirenti di aver commesso l'omicidio per poter tornare in carcere. Ha smentito che le ragioni del suo crimine fossero di ordine sessuale.

Il giovane aveva ucciso Lucie con inaudita violenza, accoltellandola a più riprese, nel proprio appartamento a Rieden bei Baden. L'accusato aveva avvicinato la 16enne friburghese, ragazza alla pari presso una famiglia svittese, lo stesso giorno a Zurigo e l'aveva attirata nella sua abitazione promettendole di fotografarla per una presentazione di gioielli.

La polizia scoprì il corpo dell'adolescente, data per scomparsa, quattro giorni più tardi nell'appartamento del suo boia. Il giorno seguente l'omicida si consegnò alla polizia a Zurigo e 24 ore dopo confessò il delitto.


 

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