Nel migliore dei casi il nuovo preparato, costituito da due peptidi sintetici, potrebbe essere sottoposto a studio clinico fra tre anni e arrivare sul mercato nel 2019, ha detto all'ats il professor Blaise Genton, dell'Istituto tropicale e di sanità pubblica svizzero (Swiss TPH), di Basilea.
Uno studio pubblicato oggi on line dalla rivista scientifica americana "PLoS ONE" riferisce che nella prima fase di prova su volontari il nuovo vaccino ha protetto la metà delle "cavie" (40 bambini e 10 adulti) dagli attacchi di malaria. E, secondo un portavoce dello Swiss TPH, questo tasso può essere nettamente migliorato. Mymetics Corporation, la società che detiene i diritti sulla sostanza attiva, la perfezionerà ulteriormente. Per ora un altro vaccino contro la malaria già provato in fase clinica - l'RTS,S - ha raggiunto una riuscita di circa il 40%.