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ZURIGOL'ombra della mafia a Schwamendingen: «Uno sgarbo a gente senza scrupoli»

07.08.19 - 08:49
Potrebbe averlo fatto l'italiano 66enne trovato morto nella sua auto in un parcheggio. Secondo gli esperti c'entrerebbe la criminalità organizzata
20M
L'ombra della mafia a Schwamendingen: «Uno sgarbo a gente senza scrupoli»
Potrebbe averlo fatto l'italiano 66enne trovato morto nella sua auto in un parcheggio. Secondo gli esperti c'entrerebbe la criminalità organizzata

ZURIGO - «Aveva fatto alcuni affari con gente che non voleva mai nominare», racconta la figlia di P.*, 66enne di nazionalità italiana, trovato morto lunedì nella sua auto a Schwamendingen (ZH).

La polizia ha da subito prediletto la pista dell'omicidio. L'uomo, rivela un'indagine di 20 Minuten, era coinvolto in diverse società in vari settori: ristorazione, costruzioni e alimentari. Alcune di queste ancora in attività, altre fallite, diverse con frequenti carenze di liquidità e fatture in arretrato.

«Lo conosco da quattro anni, con me è stato sempre corretto e pagava sempre per tempo», conferma un suo ex-partner che però sospetta che le attività commerciali siano in qualche modo collegate alla sua morte.

«Era corretto, questo sì. Ma degli affari non gli importava molto... Avevamo fondato una compagnia assieme», ricorda un suo ex-socio, «ma lui non si faceva vedere quasi mai... L'avrò visto due-tre volte, poi non ce l'ho più fatta: troppo stress, e l'ho sciolta».

All'origine del delitto, quindi, potrebbe esserci qualche creditore frustrato decisamente pericoloso: «La chiave del caso sarà da ricercare proprio fra quelli ai quali la vittima doveva molti soldi», spiega Markus Melzl ex-ispettore criminale della Cantonale di Basilea-Città, «potrebbe aver fatto uno sgarbo a gente senza scrupoli».

Particolarmente significativo il supposto metodo di uccisione: come sostenuto da una fonte a 20 Minuten sarebbe stato annegato in un corso d'acqua lì vicino e poi messo nel suo Suv.

«Se è davvero andata così, allora chi l'ha ucciso ha agito in maniera deliberata, probabilmente erano professionisti», commenta lo psichiatra forense Thomas Knecht che è abbastanza certo che possa trattarsi di criminalità organizzata.

Interpellate, le autorità di Zurigo però non si sbilanciano: «In una fase così precoce delle indagini, non riveliamo mai i dettagli».

*nome noto alla redazione

Ma in Svizzera ci si può mettere nei guai facendo affari con le persone sbagliate? «Eccome, ci sono diverse organizzazioni criminali che scelgono la Confederazione come luogo di operazioni», spiega l'avvocato Valentin Landmann che negli anni ha difeso in tribunale Hell's Angels, boss della prostituzione e gruppi neonazisti. «Si tratta di persone che diventano davvero pericolose se non si è in grado di soddisfare le loro aspettative». 

Quindi, secondo lei può scapparci il morto? «Purtroppo sì, dipende da gruppo e gruppo, ognuno gestisce gli “sgarbi” in maniera differente».

Ma perché uccidere? «Succede perché queste persone ritengono di essere state derubate od offese, è vero che un gesto estremo non fa ricomparire i soldi ma in questi casi si tratta piuttosto di un'azione preventiva».

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