Cerca e trova immobili
Proseguono le indagini sull'omicidio della 29enne. Famiglia e fidanzato sotto shock
DÜBENDORF - Le indagini sulla morte della 29enne, dipendente di un centro diurno a Dübendorf, proseguono serrate. Gli inquirenti stanno cercando di delineare i contorni di quello che sembra essere un delitto. La ragazza, trovata in un parcheggio vicino a una Mercedes bianca parcheggiata, sarebbe stata uccisa. Ma da chi?
Secondo il portavoce della polizia cantonale di Zurigo «un testimone ha sentito distintamente un litigio». Ratnam S. vicina di casa della 29enne, afferma anche lei di aver sentito qualcosa: «Tra le 6 e le 7 ho udito una donna urlare. Poi un botto». Quel che non sa è se i rumori venissero da dentro casa o da fuori.
Sotto shock, invece, la madre della ragazza, che ha sentito dell'omicidio tramite la radio. Quindi ha tentato di chiamare la figlia, senza ottenere risposta. Ha capito quello che era successo quando la polizia si è presentata alla sua porta. Per lei il colpo è stato durissimo. Solo questa estate aveva perso il marito.
Contattato da 20 Minuten, il ragazzo della 29enne non ha voluto proferire parola. «Mi ha detto che non poteva pranzare con me perché la sua ragazza era morta», racconta invece il padre del 34enne, sottolineando come il figlio fosse scioccato. La polizia lo ha interrogato per diverse ore nella giornata di ieri.
La madre del 34enne afferma di non sapere se il figlio avesse problemi di coppia, ma dubita che fosse a Dübendorf quel giorno: «Vive e lavora in un'altra comunità di Zurigo, si sono visti solo nel fine settimana», spiega. In questi momenti vuole essere soltanto accanto al figlio: «Non si sente bene. Noi come famiglia dobbiamo sostenerlo».
