I danni totali ammontano a circa 166 milioni di franchi, in flessione del 61%
ZURIGO - Sono 50 i casi di criminalità economica affrontati nel 2018 dai tribunali svizzeri: lo rivela uno studio di KPMG, che mette in luce una flessione del 15% rispetto all'anno precedente.
I danni totali dei reati ammontano a circa 166 milioni di franchi (-61%), afferma la società di consulenza nel suo tradizionale "Forensic Fraud Barometer".
Secondo KPMG le cifre devono però essere trattate con cautela e non permettono di concludere che si è di fronte a una diminuzione generale della criminalità economica in Svizzera. La statistica concerne infatti solo i casi giudiziari pubblici: l'esperienza dimostra tuttavia che la maggior parte dei reati non viene nemmeno denunciata. Si può presumere che il numero di casi sommersi sia quindi significativo.
La gran parte dei danni - 94 milioni - è stata provocata da dirigenti, mentre a livello di numero di casi i più attivi sono stati i truffatori professionisti. Le società maggiormente interessate dai problemi sono cooperative, organizzazioni caritatevoli, associazioni e federazioni: 24 casi di frode, per un totale di 50 milioni di franchi.