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VALLESEDramma di Bramois, avanza l'ipotesi del dramma familiare seguito dal suicidio

26.12.16 - 19:30
Ferito gravemente un parente della vittima. Le altre due persone, anch'esse ferite, sarebbero rimaste coinvolte per puro caso
Dramma di Bramois, avanza l'ipotesi del dramma familiare seguito dal suicidio
Ferito gravemente un parente della vittima. Le altre due persone, anch'esse ferite, sarebbero rimaste coinvolte per puro caso

BRAMOIS -  «Stiamo identificando formalmente il corpo ritrovato nei pressi del fiume Borgne. Le indagini continuano». Markus Rieder, portavoce della polizia cantonale vallesana, per il momento non fa trapelare nient’altro in merito al dramma verificatosi ieri sulla strada che porta all’eremo di Longeborgne a Bramois.

E non conferma neppure la tesi riportata da Le Matin e Le Nouvelliste, secondo i quali l’autore dell’aggressione, che ha provocato il ferimento di tre persone, si sarebbe suicidato dopo il folle gesto. La tesi trova conferma anche nelle parole del procuratore generale Nicolas Dubuis, secondo il quale «non ci sarebbe nessuna persona potenzialmente pericolosa nella natura».

La polizia ha fatto sapere che l’aggressore aveva un legame di parentela con una delle vittime, quella ferita in modo più grave. Le due altre persone rimaste coinvolte potrebbero essere semplicemente vittime collaterali.

Oggi gli inquirenti erano ancora alla ricerca di indizi e di testimoni.

I fatti - Ieri, poco prima delle 9.00 del mattino, una signora settantenne si è presentata all’ospedale di Sion perché ferita. Grazie alle sue indicazioni, le forze dell’ordine si sono recate a Bramois, dove hanno trovato due uomini, un settantenne e un trentenne, anch’essi feriti. Per quest’ultimo, a causa delle ferite riportate, si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso. Le ricerche hanno infine permesso di ritrovare un cadavere nel fiume Borgne.

 

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