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Il bagno di sangue è avvenuto nei pressi dell'eremo di Longeborgne. Motivazioni religiose? Non secondo gli indizi attuali
BRAMOIS - Tre persone, di cui una in modo in grave, sono rimaste ferite domenica mattina in seguito ad un’aggressione all’arma bianca avvenuta a Bramois, nei pressi dell’eremo benedettino di Longeborgne.
Allertata da una donna sulla settantina, giunta al pronto soccorso dell’Ospedale di Sion attorno alle 9 con una ferita da taglio, la Polizia si è immediatamente recata a Bramois, dove ha trovato due uomini, rispettivamente sui 70 e 30 anni, anch’essi con ferite da arma bianca. Il più giovane dei due, a causa della gravità delle lesioni, ha dovuto essere trasportato in elicottero all’ospedale.
La Polizia cantonale vallesana, in collaborazione con la Polizia municipale di Sion, ha immediatamente isolato la zona, attivando un importante dispositivo di ricerca che, attorno alle 15.30, ha permesso di rinvenire il corpo senza vita di un uomo. Le autorità non sono al momento in grado di confermare ufficialmente né di escludere che la morte sia legata a quanto avvenuto nel corso del mattino. Un collegamento però esiste: l’uomo deceduto e il 30enne gravemente ferito sono infatti parenti.
Secondo gli attuali indizi, precisa la Polizia cantonale in un comunicato, l’inchiesta non permette ancora di stabilire se alla base dell’aggressione vi siano motivazioni religiose.
