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BERNAMorti a Wilderswil, la polizia tace

04.11.14 - 17:10
Fino ad ora si parla solo di un "omicidio relazionale"
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Morti a Wilderswil, la polizia tace
Fino ad ora si parla solo di un "omicidio relazionale"

BERNA - La polizia cantonale bernese continua a mantenere il quasi silenzio stampa all'indomani del dramma di Wilderswil, presso Interlaken. L'identificazione dei tre cadaveri trovati per strada vicino alla stazione è in corso all'Istituto di medicina legale dell'università di Berna e potrebbe durare ancora alcuni giorni, ha detto oggi all'ats un portavoce. Rimangono dunque non ancora confermate ufficialmente le notizie di stampa secondo cui un portoghese ha ucciso con una pistola l'ex moglie e il suo nuovo marito, essi pure di nazionalità lusitana, per poi suicidarsi.

Ieri la polizia si era limitata a parlare di un "omicidio relazionale", ossia legato a una relazione interpersonale. La versione del doppio omicidio seguito da un suicidio è tuttavia ormai fornita in modo unanime dai media che hanno intervistato persone sul posto. Sempre secondo notizie di stampa l'omicida avrebbe anche avuto l'intenzione di uccidere i tre figli avuti dalla donna, che vivevano con lei e il suo nuovo compagno. Una figlia sarebbe però riuscita a chiudere in tempo la porta di casa.

Il "Blick" ha parlato con il 71enne proprietario della casa davanti alla quale è avvenuto il dramma, che aveva affittato alla famiglia portoghese l'appartamento a pianterreno. "Mia moglie è stata svegliata da spari e ha svegliato anche me. Quando ho guardato dalla finestra ho visto tre cadaveri stesi davanti a casa", ha detto il pensionato al giornale, aggiungendo che la coppia - 38 anni lei, 52 anni lui - si era trasferita a Wilderswil circa un anno fa e che si era sposata la scorsa estate.

Sulla base di testimonianze raccolte, il "Blick" parla dell'autore del doppio omicidio come di un uomo geloso che avrebbe già minacciato di morte l'ex moglie e il nuovo compagno di lei.

Il dramma ha scosso la popolazione locale, ma ha avuto ampia eco anche all'estero, specialmente in Portogallo, dove i grandi quotidiani ne hanno parlato con risalto.

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