I 4,7 miliardi proposti dal Consiglio federale sono insufficienti, affermano i responsabili cantonali degli affari militari
BERNA - L'esercito ha bisogno di cinque miliardi di franchi all'anno: è quanto affermano i responsabili cantonali degli affari militari. Un aumento delle risorse a 4,7 miliardi, come proposto dal Consiglio federale, è insufficiente, dato che non permette - sostengono - di garantire la sicurezza interna e i soccorsi in caso di catastrofe.
Riuniti oggi a Berna per il loro tradizionale incontro annuale, i membri della Conferenza dei direttori cantonali degli affari militari e della protezione civile si sono peraltro detti contrari all'abrogazione del servizio militare obbligatorio, come chiesto dall'iniziativa del Gruppo per una Svizzera senza esercito.
Gli effettivi di polizia, della protezione civile e dei pompieri, sono insufficienti di fronte a catastrofi naturali. Se l'iniziativa dovesse essere accettata, sarebbe necessario rivedere tutto il sistema, con l'assunzione di nuovi poliziotti, ciò che provocherebbe ingenti spese a carico dei cantoni.
La Conferenza ha anche eletto un nuovo presidente: si tratta del consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi (Lega). La vodese Jacqueline de Quattro (PLR) rimane vice presidente.
Ats